Mercati – Milano chiude a -1%, nuovo minimo storico per Telecom

Seduta debole per le principali piazze europee, con Milano che chiude le contrattazioni in ribasso dell’1 per cento. Il Dax di Francoforte ha invece lasciato sul terreno lo 0,4%, il Cac 40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse 100 di Londra l’1% e l’Ibex 35 di Madrid lo 0,3 per cento.

I timori verso un rallentamento dell’economia globale hanno continuato ad appesantire i principali listini europei e non solo, Wall Street ha infatti aperto in ribasso, confermando quel clima di debolezza che aveva già interessato il Vecchio Continente nel corso della mattinata.

Le tensioni commerciali, l’incognita Brexit e il raffreddamento dell’economia cinese sono tra i fattori che potrebbero innescare un ulteriore deterioramento del sentiment dei mercati, con implicazioni negative sulla crescita.

Le indicazioni arrivate dall’indice ZEW di gennaio non hanno entusiasmato gli investitori. Nonostante il dato riguardante la fiducia degli investitori istituzionali tedeschi abbia battuto le attese degli analisti (-15 punti vs -18,5 punti del consensus), le Borse hanno continuato ad amplificare nel corso della giornata i cali di inizio mattinata.

Le vendite sul principale listino milanese sono state alimentate anche dalle parole di Pierre Moscovici, che ha evidenziato una revisione in corso delle stime di crescita dell’Italia da parte della Commissione Europea, la quale si andrebbe ad aggiungere a quelle di Bankitalia e del FMI.

Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Btp a 10 anni si attesta al 2,75%, con il relativo spread verso il Bund tedesco a 251 punti (+1 pb).

Sul Forex, la sterlina guadagna terreno nei confronti del dollaro e dell’euro. Si segnala rispettivamente un GBP/USD a 1,2952 e un EUR/GBP a 0,8770. Il “Piano B” sulla Brexit di Theresa May non sembra avere fatto chiarezza secondo la Commissione Europea, che chiede ai vertici di Londra maggiori informazioni. Nel frattempo, sembra concretizzarsi sempre di più l’ipotesi di un secondo referendum, sostenuto dal leader laburista Jeremy Corbyn.

Per quanto riguarda le materie prime, in forte calo le quotazioni del greggio, con il Wti e il Brent rispettivamente a 52,38 (-3,1%) e 60,84 (-3%) dollari al barile.

Tornando al principale indice milanese, Juventus Football Club chiude in testa a +0,7%, dopo aver invertito rotta a metà giornata. In frazionale rialzo Unipol (+0,2%) e Atlantia (+0,4%). Vendite invece sui bancari, con UniCredit (-2,1%) e Banco Bpm (-2,7%), e su Stm (-3,4%).

Proseguono le vendite sul titolo Telecom Italia (-6,2%), in coda al Ftse Mib e sui minimi storici di sempre.