Mercati – Milano lascia sul terreno l’1%, spread stabile a 250 punti

Nel pomeriggio i principali listini europei rimangono in frazionale ribasso, con Milano che intorno alle ore 16 lascia sul terreno l’1 per cento. Il Dax di Francoforte cede lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,6%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,3% e il Ftse 100 di Londra lo 0,8 per cento.

Nel frattempo Wall Street riapre i battenti in ribasso (0,7% / 0,8%) dopo la pausa per il Martin Luther King Day di ieri, in un clima appesantito dai crescenti timori per un rallentamento della crescita globale.

Le vendite sul principale listino milanese si sono leggermente amplificate verso fine mattinata dopo le parole di Pierre Moscovici riguardanti una revisione in corso delle stime di crescita dell’Italia da parte della Commissione Europea.

Un eventuale taglio della Commissione Europea andrebbe ad aggiungersi a quello di Bankitalia della scorsa settimana e a quello apportato dal FMI. Ieri l’Istituto di Washington ha infatti rivisto allo 0,6% le stime di crescita dell’Italia per il 2019, e limato al ribasso le proiezioni riguardanti l’economia mondiale per il prossimo biennio.

Nessun impatto diretto sul fronte obbligazionario dove i rendimenti dei governativi segnano un leggero calo rispetto alla mattinata, il BTP a 10 anni scende infatti al 2,74%, con il relativo spread stabile in area 250 punti.

Per quanto riguarda il tema caldo “Brexit”, la Commissione Europea ha chiesto al Regno Unito di chiarire in tempi previ le proprie intenzioni, dopo la presentazione del “Piano B” di Theresa May. Nonostante la posizione del premier britannico, cresce l’ipotesi di un nuovo referendum sotto la spinta del leader del partito laburista Jeremy Corbyn. Scenario che renderebbe di conseguenza più probabile uno slittamento della data ufficiale di uscita della UE.

Sul mercato valutario, la sterlina guadagna terreno verso il dollaro a 1,2917 e verso l’euro con il cambio EUR/GBP a 0,8785. Intanto il biglietto verde scambia poco mosso nei confronti delle altre divise, con il cambio EUR/USD in area 1,135 e il USD/JPY a 109,4.

Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il WTI e il Brent rispettivamente a 52,88 dollari al barile (-2,2%) e 61,54 dollari al barile (-1,9%).

Tornando a Piazza Affari, Juventus Football Club inverte la rotta dopo i realizzi mattutini e si posiziona in testa al Ftse Mib con un guadagno dell’1,4 per cento. Acquisti anche su Diasorin (+0,9%) e Brembo (0,2%). Lettera invece sui bancari e su Telecom Italia (-5,9%), sui minimi storici a 0,441 euro dopo le forti vendite iniziate lo scorso venerdì.