Arretra dello 0,2% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Performance inferiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (-0,1%).
Termina a -0,4% Piazza Affari, dopo che il Fondo Monetario Internazionale tagliato la previsione di crescita per il 2019 dall’1% di ottobre allo 0,6%, coerentemente con quanto stimato da Bankitalia durante la scorsa settimana.
A livello internazionale si prendono la scena le novità commerciali tra Usa e Cina, con quest’ultima intenta ad aumentare il valore degli import statunitensi oltre i 1.000 miliardi di dollari. Una mossa che consentirebbe a Pechino di ridurre il proprio avanzo commerciale verso Washington (pari a 323 miliardi di dollari l’anno scorso), azzerandolo del tutto entro il 2024.
Dall’agenda macro il Pil cinese del 4Q18 ha evidenziato ancora una volta il rallentamento economico del Paese, in quanto ha segnato il ritmo più lento dalla crisi finanziaria globale.
Nel Ftse Mib bene Moncler, che guadagna lo 0,8 per cento.
Vendite su Salvatore Ferragamo (-2,3% a 17,58 euro). Una dinamica influenzata dagli analisti di Citigroup, che hanno abbassato il giudizio a “Sell” a fronte del taglio delle stime sul settore del lusso per il 2019.
Luxottica ha terminato la seduta con un +0,9%, dopo che EssilorLuxottica ha raggiunto il 97,5% del capitale
Tra le Mid Cap Ovs ha messo a segno un+1,7 per cento. Al 13 dicembre AZ Fund Managenent detiene il 10,022% del capitale, con il 9,238% inerente i diritti di voto, mentre il restante 0,784% i “contracts for difference” senza data di scadenza e di esercizio.
In controtendenza Tod’s (-0,4%), dopo il downgrade di Citigroup a “Neutral”.
Le migliori delle Small Cap sono state Basicnet (+2,9%) e Ratti (+2,7%).
In coda si posiziona Stefanel (-3%), che ha inizio anno ha guadagnato l’84,3 per cento.