Ennesima seduta all’insegna della lettera sul titolo Telecom Italia. Intorno alle ore 11 il titolo scambia infatti in ribasso del 3,1% a 0,46 euro, toccando il minimo storico e sottoperformando il principale indice milanese che nel frattempo cede lo 0,5 per cento.
Le vendite sul titolo sono scattate lo scorso venerdì dopo l’esame dei risultati preliminari gestionali per il 2018 e del budget 2019 e sono state alimentate poi questa settimana anche dagli ultimi risvolti riguardanti lo scorporo della rete fissa. Nel weekend l’AgCom ha infatti bocciato l’ipotesi di scorporo della rete in una società interamente controllata da Tim, sottolineando come quest’ultima continuerebbe ad essere un soggetto con una significativa forza di mercato ai fini della definizione di mercato rilevante.
Il piano bocciato dall’Autorità era stato redatto dal precedente amministratore delegato, Amos Genish, sotto il controllo di Vivendi. Il fondo Elliott di conseguenza ha prontamente commentato la notizia ribadendo l’importanza di intraprendere senza ulteriori ritardi i passi necessari alla creazione e separazione di una rete unica in modo da creare valore per l’azienda, i dipendenti, gli azionisti e l’intero Paese.
Si segnala infine che sulla base delle raccomandazioni degli analisti raccolte da Bloomberg sono presenti 30 giudizi, di cui 14 positivi, 10 neutrali e 6 negativi, con un prezzo obiettivo medio a dodici mesi di 0,66 euro.