Facendo seguito la richiesta della Consob di redigere in un’apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma gli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell’esercizio 2017, riversata dai bilanci 2015 e 2016.
Nello specifico, nel bilancio 2015 erano stati trovati errori nella sezione che riguarda la riduzione di valore delle attività e delle imposte sul reddito, mancando l’impairment test sulla cash generation unit (CGU) “Publishing&Digital” e sull’”Agenzia Radiocor Plus”.
In aggiunta, era stata anche rilevata la non conformità della valutazione delle Attività per imposte differite attive, poiché basata sulle previsioni contenute nel “budget 2016” e nel “Piano 2015-2019”, le quali, oltre ad essere prive di adeguati elementi di supporto, presentavano elementi di criticità circa l’effettiva possibilità di realizzo.
Oggi in una nota Il Sole 24 Ore riferisce di non disporre di elementi sufficienti per sviluppare retroattivamente le stime di valore di suddette.
Pertanto, dietro richiesta della Consob ha predisposto una situazione economico-patrimoniale consolidata “pro-forma” per l’esercizio 2015 e 2016, le quali recepiscono gli effetti dei rilievi formulati dalla Consob. Nello specifico, sono state antergate all’esercizio 2015 le svalutazioni sulle immobilizzazioni, mentre per le Attività per imposte differite attive sono state antergare integralmente al 2015 le svalutazioni effettuate nel bilancio 2016 per 10,4 milioni.
Intorno alle 11 il titolo sale dello 0,42% a 0,36 euro, a fronte dell’indice di riferimento in sostanziale parità (-0,02%).