Il Cda di Mediacontech ha approvato all’unanimità l’acquisto di alcuni asset appartenenti al gruppo Cose Belle d’Italia (CBdI) e delle partecipazioni di controllo detenute da quest’ultima nel capitale di Bel Vivere (70%), La Madia (60%), Arca (90%), indirettamente in UTET Grandi Opere (99,5%) e Arte del Libro (95%).
A ciò si aggiungono anche alcuni diritti di proprietà intellettuale, quali i marchi d’impresa Cose Belle d’Italia e M Magister, il segno distintivo “Maestria” e i format per iniziative ed eventi, anche multimediali, Drakula, Mostra Giotto, Mostra Michelangelo, Autobiografia del Libro e Bel Vivere Magister.
Operazioni attraverso le quali la media company avvia un progetto industriale e strategico di rilancio delle proprie attività, per ottenere un riposizionamento strategico del proprio business, focalizzandosi non solo sulle attività media ed entertainment, ma anche su altri segmenti del settore culturale e creativo.
Al riguardo, si segnala che le suddette società operano nei settori di eccellenza del Made in Italy, come arte, cultura ed editoria, con il fine di preservare e valorizzare l’eccellenza italiana nel panorama artistico e culturale, all’interno di un’unica piattaforma integrata.
Il board ha fissato un range di fair value delle partecipazioni e della proprietà intellettuale tra 4,3 milioni e 4,9 milioni, conferendo mandato all’Ad di negoziare con CBdI il prezzo, in parte anche a titolo di earn-out in funzione del raggiungimento di obiettivi di performance tra il 2019 e il 2021 (e in coerenza con il predetto range), nonché tutti gli ulteriori termini e condizioni della compravendita.
Utilizzando come metodo di valutazione l’Unlevered Discounted Cash Flow, basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa operativi che saranno generati dalle società, la valutazione stimata delle partecipazioni si aggira in un range compreso tra 4 e 4,5 milioni, mentre quello della proprietà intellettuale nell’intorno di 0,35 milioni.
Mediacontech farà fronte all’obbligazione di pagamento del corrispettivo per l’acquisto delle partecipazioni e della proprietà intellettuale facendo ricorso a mezzi propri.
Al riguardo, il board valuta positivamente l’opportunità di sviluppare il business in tali settori. L’industria culturale e creativa genera ricavi per circa 2.250 miliardi di dollari e circa 29,5 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo e l’Europa rappresenta il secondo mercato culturale più grande, con ricavi per circa 709 miliardi di dollari.
In merito all’Italia, l’industria della cultura e della creatività rappresenta uno dei motori trainanti dell’economia italiana, con ricavi oltre i 92 miliardi nel 2017 (+2% rispetto al 2016).
In merito alle tempistiche, è previsto che l’acquisizione possa perfezionarsi nel corso del primo trimestre dell’esercizio in corso.