Moda – Giornata di vendite (-1,3%), Ferragamo in coda alle Big (-1,8%)

Arretra dell’1,3% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Performance inferiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (-0,2%). Termina con un -1% Piazza Affari.

A prendersi la scena nelle ultime ore è stato il rallentamento dell’economia confermato anche del Fondo Monetario Internazionale, che ha allontanato il rischio di una recessione.

Ulteriori rischi  potrebbero manifestarsi se dovessero materializzarsi nuovi tensioni sui mercati finanziari e se la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti dovesse proseguire. Al riguardo, si segnala, però, che la Cina è propensa ad aumentare il valore degli import statunitensi oltre i 1.000 miliardi di dollari, in modo tale da ridurre il proprio avanzo commerciale verso Washington (pari a 323 miliardi di dollari l’anno scorso), azzerandolo del tutto entro il 2024.

Nel Ftse Mib prevalgono le vendite con Moncler e Savatore Ferragamo, in calo entramnbe dell’1,8 per cento. La maison del piumino ha comunicato di aver acquistato azioni proprie per 6,7 milioni tra il 16 e il 18 gennaio scorsi.

In controtendenza Luxottica (+0,6%), dopo che EssilorLuxottica è salita al 97,542% del capitale e ha fissato la procedura congiunta sul residuo.

Tra le Mid Cap Tod’s ha terminato la seduta  a -0,7 per cento. Le stime fornite dalla società sui ricavi del 4Q18 evidenziano un calo dello 0,5% a 240 milioni.

La migliore delle Small Cap è stata Ratti (+2,3%), che da inizio anno ha messo a segno un +11 per cento.

In coda Csp International e Stefanel, che hanno ceduto rispettivamente il 5,1% e il 7,6 per cento.