Chiude sulla pari il Ftse Media Italia facendo meglio dell’Euro Stoxx Tmi Media (-0,4%). Dopo un saliscendi durato tutta la seduta la borsa di Milano termina a -0,2 per cento.
A livello internazionale il focus degli investitori è rivolto alle vicende commerciali tra Usa e Cina e alla questione Brexit.
In merito alla prima, il consigliere ecnomico statnitense, Larry Kudlow, ha smentito le indiscrezioni di stampa sulla cancellazione dei colloqui preparatori a causa dei pochi progressi fatti sulla protezione delle proprietà intellettuali.
Per quanto concerne la Brexit, invece, il premier britannico, Theresa May, è intenta ad proseguire il lavoro per uscire dall’Unione Europea, evitando le ipotesi di rinvio e di un secondo referendum.
Tra le Mid Cap prevalgono gli acquisti con Cairo Communication la migliore (+1,5%).
Nelle Small Cap svetta Mediacontech (+20,6%). La media company intende rilanciare il proprio business focalizzandosi sulla cultura e sull’editoria e al riguardo il Cda ha deliberato di acquistare alcuni asset del gruppo Cose Belle d’Italia e le partecipazioni di controllo detenute da quest’ultima, nonché alcuni diritti di proprietà intellettuale.
Inoltre, si segnala l’approvazione del Piano Strategico Industriale 2019-2021, che punta a sviluppare un’offerta integrata di prodotti, contenuti e servizi autenticamente italiani, oltre a cogliere l’opportunità di diventare il primo polo italiano di eccellenza nei mercati dell’arte, la cultura e il lifestyle, valorizzando al massimo le sinergie.
Acquisti su Il Sole 24 Ore (+2,4%), che ha reso noto alcune notifiche pro-forma. Il tutto segue la richiesta della Consob di redigere in un’apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma gli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell’esercizio 2017, riversata dai bilanci 2015 e 2016.
In controtendenza Mondo Tv (-2,1%), che lunedì ha siglato un accordo con Blue Ocean Entertainment per l’acquisizione dei diritti di publishing di Sissi in Germania.
Maglia nera per Giglio Group, che ha ceduto il 5,9 per cento.