Ancora debole il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che termina le contrattazioni a -0,9% allineandosi al corrispondente indice europeo.
Deboli anche i principali listini europei, con il Ftse Mib a -0,2 per cento, che cambiano segno insieme a Wall Street, passata in rosso dopo una buona partenza.
Invertono la rotta anche le quotazioni del greggio, ancora in negativo dopo il crollo di martedì, con Wti e Brent rispettivamente a 52,5 dollari (-1,1%) e a 60,9 dollari al barile (-1%) poco dopo la chiusura di ieri.
Sull’azionario, bene tra le big Tenaris (+0,9%) mentre chiude piatta, azzerando i guadagni della mattinata, Saipem che ha incassato l’upgrade a “buy” da parte di Citigroup.
Sul titolo potrebbe aver pesato l’avviso di garanzia recapitato dalla Procura di Milano all’amministratore delegato, Stefano Cao, e ad alcuni dirigenti della società all’interno dell’inchiesta su false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato commessa e falso in prospetto con riferimento alla documentazione in offerta dell’aumento di capitale del gennaio 2016.
In calo invece Eni (-1,1%).
Tra le Mid Cap, lieve ribasso per Saras (-0,6%) mentre le vendite sono state maggiori per Maire Tecnimont (-2,1%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in progresso sia d’Amico (+1,3%) che, più arrestrata, Gas Plus (+0,5%).