Seduta fiacca per il comparto IT di Piazza Affari, con il Ftse Italia Tecnologia che chiude a +0,1%, sostanzialmente in linea con l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,2%) mentre il Ftse Mib (-0,2%) termina poco sotto la parità.
I listini continentali hanno chiuso contrastati, in un clima di incertezza legato ai timori per il rallentamento della crescita globale e in merito agli sviluppi delle trattative commerciali tra Usa e Cina. A turbare gli investitori hanno contribuito soprattutto le indiscrezioni su una possibile cancellazione degli incontri previsti a fine mese fra le due superpotenze, nonostante le successive rassicurazioni da parte della Casa Bianca.
Il focus si sposta ora sulla Bce e sul presidente Mario Draghi, che oggi omeriggio potrebbe fornire ulteriori dettagli riguardanti le decisioni di politica monetaria, adottando un atteggiamento più accomodante a causa del rallentamento dell’economia.
Tornando al settore tecnologico di Piazza Affari, la big cap Stm termina a +0,2% la seduta precedente alla diffusione dei conti del quarto trimestre 2018. Da segnalare la guidance sotto le attese di Asml, leader nella fornitura di macchinari per la produzione di semiconduttori e fornitore di Stm, che ha evidenziato un fatturato in calo a 2,1 miliardi (2,7 miliardi attesi) per il primo trimestre 2019.
Positiva la tlc Tim (+0,5%), dopo quattro sedute consecutive di vendite che l’avevano portata su nuovi minimi storici. Il trend ribassista era stato innescato dall’esame dei risultati preliminari gestionali per il 2018 e successivamente alimentato ad inizio settimana dalla bocciatura dell’AgCom circa il piano di scorporo della rete fissa, proposto dall’ex amministratore delegato Amos Genish.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’attuale amministratore delegato, Luigi Gubitosi, starebbe guardando alle diverse opzioni per il futuro della rete fissa della compagnia. Tra gli scenari possibili anche un accordo di condivisione della rete o di fusione con Open Fiber.
Poco mossa la mid cap Reply (+0,1%), mentre fra le small cap avanza It Way (+6,4%) e perde terreno Gpi (-4%).
Quasi invariata Sesa (+0,2%) che a seguito dei recenti acquisti possiede complessivamente 61.177 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,39% dell’attuale capitale sociale.