Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,4 per cento, sottoperformando sia il Ftse Mib (-0,2%) sia l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,6%).
Nel comparto del reddito fisso, stabile il rendimento del Btp decennale al 2,75%, con lo spread con il Bund tedesco che sale appena sopra 250 pb, a 252 pb.
Poco mosse le Big, con Terna poco sopra la parità (+0,2%). In sostanziale parità Italgas e Snam.
La seconda è stata confermata da CDP (ex Carbon Disclosure Project) tra le aziende riconosciute a livello mondiale per il proprio impegno nella lotta al cambiamento climatico. Nel 2018 infatti Snam è stata inserita nella “Climate Change A- List”, ottenendo uno dei punteggi più elevati nel panorama italiano e internazionale. La cerimonia di consegna degli Europe Awards 2018 si terrà il 19 febbraio a Bruxelles.
Le Autorità per l’energia francese e spagnola hanno rigettato il progetto per la costruzione di un gasdotto attraverso i Pirenei, il cosiddetto STEP (South Transit East Pyrenees), della francese Terega (posseduta al 40,5% da Snam) e della spagnola Enagas.
Secondo l’Autorità francese infatti il progetto non risponderebbe alle esigenze del mercato e non avrebbe raggiunto uno stadio di completezza tale da potere ricevere l’approvazione. Si ricorda che il progetto ha già richiesto investimenti per circa 440 milioni, di cui 290 milioni in capo a Terega e 150 milioni in capo a Enagas.
Tra i titoli a media capitalizzazione, acquisti su Erg (+1,7%) e Falck Renewables (+1,3%).
In frazionale rialzo Hera (+0,8%).
Tra le Small Cap, ben comprate TerniEnergia (+3,3%) ed Edison (+2,2%).
La prima ha reso noto che la consorella Numanova, controllata dalla capogruppo Italeaf all’85,6%, specializzata nella produzione di polveri metalliche utilizzate come materia prima nella fabbricazione additiva (o stampa 3D), ha ottenuto da parte di TUV Austria Group la certificazione della produzione di polveri di metalli ferrosi e non ferrosi per applicazioni speciali, secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 9001:2015.