Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,7 per cento, sostanzialmente in linea sia al Ftse Mib sia all’Euro Stoxx 600 Utilities, entrambi in rialzo dello 0,8 per cento.
Il presidente dell’Eurotower ha sottolineato un’evoluzione dell’economia più debole rispetto alle attese e un peggioramento dei rischi a causa di persistenti elementi di incertezza, tra cui l’eccessivo protezionismo, la volatilità dei mercati finanziari e la vulnerabilità dei mercati emergenti.
Motivi per cui i membri del board sono stati unanimi nel riconoscere una fase più debole e cambiare la propria valutazione dei rischi.
Draghi ha ribadito che verrà mantenuto un ampio grado di accomodamento monetario e che la banca centrale è pronta ad adeguare tutti gli strumenti, se necessario, per indirizzare l’inflazione verso il target del 2 per cento.
I rendimenti dei bond europei hanno accentuato il calo, con il Btp in area 2,67% e lo spread dal Bund sotto i 250 punti base.
Tra le Big la migliore è stata Enel (+0,9%) che rimbalza rispetto alla chiusura di mercoledì in flessione dello 0,8 per cento.
Seguono Italgas (+0,7%) e Snam (+0,3%).
Tra i titoli a media capitalizzazione, acquisti su Acea (+1,9%) e Falck Renewables (+1,9%).
Le azioni Hera hanno chiuso in rialzo dello 0,4 per cento.
Poco sotto la parità Erg (-0,1%).
Tra le Small Cap, ben intonata TerniEnergia (+4,2%) che consolida la performance della seduta precedente (+3,3%). Segue Edison, che guadagna il 2 per cento.