Seconda metà di seduta all’insegna della debolezza per i principali listini continentali con il Ftse Mib in calo dello 0,6 per cento.
Gli investitori mantengono un atteggiamento di cautela in vista degli importati eventi di questa settimana.
A livello europeo cresce l’attesa per il voto di domani del parlamento britannico sulla proposta di intesa tra il premier Theresa May e Bruxelles.
A livello internazionale occhi puntati invece sull’incontro a Washington di mercoledì e giovedì tra il vice premier cinese Liu He, il rappresentate al commercio Usa Robert Lighthizer e il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
Incontro avente l’obiettivo di portare avanti le trattative commerciali tra le due superpotenze e raggiungere un’intesa prima dell’1 marzo, giorno in cui scadrà la tregua sui dazi e a seguito del quale gli Usa potrebbero incrementare le tariffe sulle importazioni cinesi dal 10% al 25 per cento.
Un’attenzione particolare è poi rivolta al meeting della Fed, il primo del 2019, che si concluderà mercoledì sera con l’intervento di Jerome Powell e dal quale non sono attesi aumenti del costo del denaro.
Intanto è stata raggiunta un’intesa per sospendere temporaneamente lo shutdown, alla ricerca di un accordo tra democratici e repubblicani sul finanziamento del muro al confine con il Messico.
Tornando a Piazza Affari prosegue la lieve risalita dei rendimenti della mattinata con il tasso del decennale italiano che resta in area 2,7 per cento, separato da un differenziale, rispetto al Bund, stabile a 247 punti.
Oltreoceano il rendimento del T-Bond è sostanzialmente invariato al 2,75% mentre sul forex il cambio euro/dollaro oscilla poco sopra quota 1,14.