Settimana debole per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, penalizzato dalle quotazioni del greggio, nelle scorse cinque sedute ha messo a segno un -0,5 per cento, in linea con il corrispondente indice europeo.
Ottava negativa per le quotazioni del petrolio che frenano dopo il forte rally di inizio anno, con Wti a 53,4 $/bl (-1,5% w/w) e Brent a 61,3 $/bl (-2,5% w/w) poco dopo la chiusura di venerdì.
I futures hanno infatti scontato i nuovi segnali di rallentamento dell’economia cinese, mentre gli operatori hanno iniziato a valutare i possibili impatti della nuova crisi venezuelana e i dati Eia hanno mostrato un aumento a sorpresa delle scorte Usa.
Sull’azionario, positiva tra le big Tenaris (+3,6%) mentre Eni, che ha avviato un nuovo pozzo produttivo in Angola, ha mostrato un calo frazionale (-0,2%).
Vendite invece su Saipem (-1,2%) che ha incassato l’upgrade a “buy” da parte di Citigroup.
Sul titolo ha in parte pesato l’avviso di garanzia recapitato dalla Procura di Milano all’amministratore delegato, Stefano Cao, e ad alcuni dirigenti della società all’interno dell’inchiesta su false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato commessa e falso in prospetto con riferimento alla documentazione in offerta dell’aumento di capitale del gennaio 2016.
In rosso nell’ottava entrambe le Mid Cap Maire Tecnimont (-3,3%) e Saras (-3%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, sceso al di sotto di 0,5 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, leggero rialzo per Gas Plus (+0,5%) mentre perde ulteriore terreno d’Amico (-5,2%).