Servizi Finanziari – Ottava di acquisti (+0,8%), vola Azimut (+8,4%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina l’ottava con un rialzo dello 0,8% e allineato all’analogo europeo (+0,4%), beneficiando degli acquisti sul comparto bancario (+1,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,5%).

Sullo sfondo rimangono i timori legati alla frenata della crescita globale, anche in scia a qualche perplessità sulla possibilità che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente giungere ad un’intesa sul fronte commerciale al termine della tregua stabilito per inizio marzo, nonostante qualche progresso sia stato compiuto.

Inoltre, restano ancora le incognite legate alla Brexit, e in particolare come riprenderanno le trattative con l’UE dopo la bocciatura da parte del Parlamento britannico dell’accordo precedente.

Tutte queste causa sono state citate anche dal presidente della Bce, Mario Draghi, con l’Eurotower che ha lasciato invariati i tassi di interesse, che rimarranno ai livelli attuali almeno fino all’estate 2019.

La buona resistenza registrata dal settore creditizio si è riflessa in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali preme sull’acceleratore Azimut (+8,4%), dopo che il gruppo ha fatto sapere di avere sottoposto all’autorità di vigilanza lussemburghese una nuova metodologia di calcolo delle performance fee sui fondi lussemburghesi, che si tradurrà in una significativa riduzione dei costi variabili per i clienti, in linea con quanto indicato dai principi IOSCO. Inoltre, la società ha sottoscritto un accordo di distribuzione con la compagnia assicurativa Amissima. In luce Banca Generali (+1,5%).

Prevalgono le vendite su Exor (-0,6%), mossasi in scia alla performance negativa delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap i realizzi colpiscono Banca Ifis (-1,4%), così come doBank (-2,5%). Tiene Cerved (+0,1%), nonostante abbia visto sfumare l’acquisto di Oasi e con Norges Bank scesa sotto il 3% del capitale.

Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+0,8%), con il primo azionista Trinity che ha superato recentemente l’89% del capitale. Sugli scudi DeA Capital (+2,1%), la cui controllata DeA Capital Real Estate ha siglato una partnership con Barents Re. Bene Mittel (+1,5%), il cui maggiore azionista, il veicolo Progetto Co-Val, ha portato a termine la cessione del 3,1% del capitale per ripristinare il flottante.