Il balzo effettuato nella seduta odierna ha consentito alle quotazioni dei titoli della multi-utility bolognese di lasciarsi alle spalle la fase laterale avviata lo scorso 4 gennaio, ma soprattutto di riprendere il movimento ascendente iniziato lo scorso 11 dicembre sulla tenuta del supporto statico posizionato in area 2,40 euro.
Il breakout dell’importante resistenza statica posta a 2,88 euro (ora diventato supporto) ha così proiettato i corsi delle azioni Hera a ridosso della successiva barriera individuabile a 2,944 euro, al di sopra della quale la prima significativa resistenza è posizionabile a 3,002 euro. Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe poi permettere alle quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano di mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista posizionabile a quota 3,068 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 3,132 euro (massimo dell’8 dicembre 2017).
Un’eventuale discesa dei corsi delle azioni Hera al di sotto del sopracitato supporto statico posizionato a 2,88 euro, al contrario, potrebbe favorire la ripresa della fase laterale di brevissimo periodo delimitata inferiormente da quota 2,806 euro. Nel caso di cedimento di questo supporto, le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata bolognese potrebbero poi scivolare rapidamente verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo individuabile a 2,75 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 2,684 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Hera è pari al +9,7% (-8,5% nell’intero 2018), mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 3,34 euro, con un potenziale rialzista del 14,4 per cento.
Prezzo di riferimento: 2,92 euro
+7,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,132 euro;
+5,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,068 euro;
+2,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,002 euro;
+0,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,994 euro;
-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,88 euro;
-3,9% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,806 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,75 euro;
-8,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,684 euro.