Chiusura positiva per le Borse europee, mentre Wall Street mantiene un andamento cauto in attesa di spunti dagli eventi dei prossimi giorni. Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,5% a 19.701 punti. Guadagni anche per il Cac 40 di Parigi (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+1,3%); sostanzialmente invariato il Dax di Francoforte (+0,1%).
Oltreoceano gli indici americani non si discostano molto dalla parità, mentre gli investitori valutano le indicazioni provenienti dalle trimestrali corporate e attendono sviluppi soprattutto dalla riunione della Fed e dalle trattative commerciali con la Cina. Sul fronte dei risultati societari si attendono i conti di Apple in uscita stasera, mentre le autorità americane hanno formalizzato le accuse contro il colosso asiatico delle telecomunicazioni Huawei.
Nel frattempo, il dollaro è sostanzialmente invariato nei confronti dell’euro (1,142) e dello yen (109,4), mentre la sterlina è poco mossa prima di un voto cruciale per il prosieguo della Brexit.
Tra le materie prime l’oro approfitta del clima di incertezza e dell’indebolimento del biglietto verde per affermarsi a 1.307 dollari l’oncia, mentre il petrolio rimbalza dopo il calo di ieri, con Wti e Brent rispettivamente a quota 53,4 e 61,3 dollari al barile.
Scarsi movimenti sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in lieve calo a 243 punti base e il rendimento del decennale italiano al 2,63 per cento.
A Piazza Affari, tra le società del Ftse Mib, i maggiori rialzi riguardano Azimut (+2,9%), promossa a ‘buy’ da parte di Deutsche Bank, Diasorin (+2,5%), Campari (+2,4%) e Atlantia (+2,3%).
Ben intonate le utilities, mentre arretrano Juventus (-6,7%), Pirelli (-2,3%) e Ubi (-1,9%).