ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un ribasso dello 0,9% e allineato all’analogo europeo (-0,4%), risentendo dei realizzi sul comparto bancario (-1,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1%).
Il mercato hanno optato per una posizione attendista, poiché sullo sfondo rimangono i timori legati alla frenata della crescita globale, anche in scia a qualche perplessità sulla possibilità che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente giungere ad un’intesa sul fronte commerciale al termine della tregua stabilito per inizio marzo. La due giorni di vertici fissati per mercoledì e per giovedì a Washington tra i rappresentanti americani e il vice premier cinese, Liu He, potrebbe essere uno snodo molto importante (se non cruciale) su questo fronte.
Inoltre, restano ancora le incognite legate alla Brexit, e in particolare come riprenderanno le trattative con l’UE dopo la bocciatura da parte del Parlamento britannico dell’accordo precedente e che oggi dovrà votare il piano alternativo proposto dal primo ministro Theresa May. Altro appuntamento fondamentale dell’ottava sarà il primo meeting del 2019 della Fed, in programma mercoledì.
L’avvio in rosso del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, con l’eccezione di Azimut (+1,1%), che continua la sua cavalcata dopo che il gruppo ha fatto sapere di avere sottoposto all’autorità di vigilanza lussemburghese una nuova metodologia di calcolo delle performance fee sui fondi lussemburghesi, che si tradurrà in una significativa riduzione dei costi variabili per i clienti, in linea con quanto indicato dai principi IOSCO.
Lettera su Exor (-1,7%), mossasi in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap tiene botta Banca Ifis (-0,4%), che aveva tentato un rimbalzo nel corso della seduta, mentre riprendono gli acquisti su doBank (+1,3%) dopo la frenata della scorsa ottava. Tornano le vendite su Cerved (-1%), che ha visto sfumare l’acquisto di Oasi.
Sullo Small Cap nuova frenata per Banca Intermobiliare (-1,7%), con il primo azionista Trinity che ha superato recentemente l’89% del capitale. In rosso Mittel (-1,2%), il cui maggiore azionista, il veicolo Progetto Co-Val, ha portato a termine la cessione del 3,1% del capitale per ripristinare il flottante e con l’assemblea che ieri ha eletto il nuovo cda.