Anche UniCredit si sta muovendo per alleggerire il peso degli Utp in portafoglio. L’istituto di piazza Gae Aulenti starebbe studiando la cessione di un pacchetto da 3 miliardi di crediti deteriorati, per la maggior parte incagli garantiti da immobili.
Secondo rumor di stampa, la banca avrebbe già avviato le procedure per la cessione e avrebbe prescelto Pimco e Gwm come possibili acquirenti. I due candidati starebbero completando la due diligence su un primo portafoglio di crediti problemstici dal valore nominale di 800 milioni.
UniCredit è stata una delle banche che la Bce ha ritenuto più solide e in grado di assorbire un più rapido piano di ammortamento dei crediti deteriorati nella recente tornata di lettere contenenti la bozza sui requisiti potenziali recentemente inviate alle banche vigilate. Per questo ha inserito la banca guidata da Jean Pierre Mustier nel gruppo di quelle più virtuose, che devono raggiungere il livello massimo di copertura degli Npl entro il 2024.
Al 30 settembre scorso, UniCredit presentava un livello totale di crediti deteriorati pari a 40,8 miliardi. Di questi, 23 miliardi sono sofferenze e presentano un livello di copertura molto elevato, pari al 73 per cento. Altri 16,7 miliardi sono inadempienze probabili, con un livello di copertura pari al 46 per cento.
Per questa categoria di crediti deteriorati potrebbe essere quindi più conveniente procedere a una cessione, soprattutto se le posizioni presentano solide garanzie in grado di far spuntare un prezzo vicino alle posizioni di carico.
UniCredit nella cessione allo studio fungerebbe inoltre, secondo le indiscrezioni, da banca di supporto per cercare di consentire ai debitori di tornare in grado di restituire le somme dovute.
L’operazione è in linea con gli obiettivi dell’istituto di proseguire con il piano di de-risking, superando anche gli obiettivi posti inizialmente dal piano “Transform 2019”.
Dallo scorso 30 settembre la banca ha annunciato diverse operazioni di vendita di crediti deteriorati, per un controvalore complessivo pari a 1,78 miliardi.