Wall Street chiude una seduta incolore condizionata dalla debolezza dell’economia cinese, l’inizio della riunione della Fed che terminerà stasera e dall’attesa di alcune trimestrali importanti quali quella del colosso tecnologico di Cupertino.
I listini più importanti chiudono tutti in rosso ad eccezione del Dow Jones in rialzo dello 0,2%, mentre lo S&P 500 ed il Russell 2000 arretrano entrambi dello 0,1 per cento. Il Nasdaq, invece, ha terminato la seduta in calo dello 0,8 per cento.
VIX in avanzamento di un punto percentuale a 19,10.
A mercati chiusi, Apple batte lievemente le attese e balza del 6% pur dichiarando vendite in calo di 5 miliardi di dollari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno per la prima volta dal 2001 nel periodo natalizio.
Anche AMD sale del 5%, malgrado ricavi al di sotto delle attese ed il taglio delle previsioni per il prossimo trimestre.
Sul mercato valutario, il dollaro rimane sostanzialmente invariato rispetto all’euro a quota 1,142.
Si restringe lo spread sulla curva dei tassi di interesse con il decennale che perde tre punti base al 2,71% e l’obbligazione a due anni che scende di uno al 2,57 per cento.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio mantiene una volatilità altissima salendo del 2,5% a 53,3 dollari al barile recuperando la forte discesa della seduta precedente.
Infine, continua inesorabile la lenta ascesa dei metalli preziosi con l’oro che sale ai massimi degli ultimi otto mesi a 1.308 dollari l’oncia.