Pomeriggio all’insegna degli acquisti sul titolo Iren che si porta in testa alle Mid Cap del settore.
Intorno alle 16.15 le azioni del gruppo guidato da Massimiliano Bianco scambiano a 2,14 euro in progresso dell’1,3%, tornando in territorio positivo dopo la chiusura in calo di ieri (-0,8%).
Intanto l’indice di riferimento settoriale, il Ftse Italia Servizi Pubblici si attesta poco sotto la parità (-0,1%).
Dalle raccomandazioni degli analisti raccolte da Bloomberg, su 8 giudizi complessivi, 7 sono positivi e 1 neutrale, con un target price medio a dodici mesi pari a 2,71 euro.
L’interesse sul titolo potrebbe giungere a valle delle notizie che circolano in questi giorni su fonti di stampa che vedono la multi-utility emiliana interessata a costituire una joint venture industriale con Cva (Compagnia Valdostana delle Acque), controllata indirettamente da Regione Autonoma Valle d’Aosta tramite la finanziaria Finaosta.
Il tutto è ancora alle battute iniziali, tuttavia, se la proposta venisse accettata e si arrivasse alla firma di un accordo, ne nascerebbe una società con 1,55 GW di capacità idroelettrica installata e oltre 1,7 GW complessivi.
Cifra che permetterebbe alla jiont venture di arrivare a ridosso di A2A (che supera i 2 GW) e pertanto alle spalle del solo colosso elettrico guidato da Francesco Starace.
L’interesse di Iren giunge in un momento in cui Cva deve decidere se proseguire nel processo di quotazione in Borsa, che si era arenato l’anno scorso in seguito alle elezioni regionali e alle polemiche tra le forze politiche. La partnership potrebbe costituire un’alternativa all’Ipo.
Marco Bucci, sindaco di Genova, primo socio della multi-utility, ha dichiarato a margine di un convegno in Assolombarda “tutte le operazioni che servono a rafforzare l’azienda per un socio sono importanti”. Mi sembra una cosa importante”, lasciando intendere che sarà compito dei manager approfondire l’eventuale fattibilità dell’operazione.