Iren – Torino fa slittare all’8 febbraio l’approvazione del patto parasociale

Si allunga l’iter di approvazione da parte del comune di Torino della delibera sul rinnovo dei patti parasociali di Iren, che dà maggiori poteri a Genova nella designazione dei vertici.

Si ricorda che Genova è il primo azionista della società guidata da Massimiliano Bianco con il 18,85% del capitale, seguita dal Comune di Reggio Emilia con il 15% e da Torino con il 13,8% del capitale.

Torino è l’unico comune a non avere ancora dato il via libera al nuovo statuto fra tutti i comuni azionisti.

La delibera andrà in commissione Ambiente e Bilancio il prossimo 8 febbraio e, una volta deliberata, come si legge su Reuters, approderà in consiglio comunale il lunedì successivo con l’opposizione guidata dal PD che annuncia battaglia in aula.

Una volta superato questo scoglio, verrà convocata un’assemblea straordinaria della società per approvare i nuovi patti triennali.

Nel frattempo il Cda della multi-utility bolognese ha già convocato per il prossimo 9 maggio l’assemblea per il rinnovo dei vertici.

I pentastellati, che governano Torino ma sono all’opposizione a Genova e a Reggio Emilia, hanno votato contro la delibera sul rinnovo dei patti perché in questo modo il sindaco di Genova avrebbe un ruolo di primo piano nella governance della società proprio alla vigilia delle nomine.

Si ricorda poi che tra le clausole del nuovo patto è stata inserita la previsione di liberare una partecipazione pari al 5% del capitale della multiutility, facendo scendere la quota degli enti locali riunita nel patto dal 40% al 35%.

L’eventuale voto contrario del Comune di Torino avrebbe la conseguenza di lasciare in vigore l’attuale patto parasociale, facendo venire meno anche la possibilità di alienare nuove azioni sul mercato. Quota che per Torino rappresenterebbe circa il 1,5% del capitale di Iren.