Microsoft ha archiviato il secondo trimestre fiscale con ricavi per 32,47 miliardi di dollari, in rialzo del 12% su base annua ma appena al di sotto delle stime degli analisti raccolte da Bloomberg (32,5 miliardi).
Nel dettaglio, le vendite della divisione “More Personal Computing”, che include licenze del sistema operativo Windows, telefoni, Surface, Xbox e ricerca web, sono cresciute del 7% a 12,99 miliardi di dollari, contro una stima di 13,08 miliardi.
I ricavi della divisione “Productivity and Business Processes”, di cui fanno parte il pacchetto Office e LinkedIn, sono saliti del 13% a 10,1 miliardi, a fronte di 10,08 miliardi previsti.
Il fatturato legato alle attività “Intelligent Cloud” ha riportato una crescita del 20% a 9,38 miliardi, superiori ai 9,27 attesi.
Le spese in conto capitale del trimestre ammontano a 3,71 miliardi, contro un consensus di 3,88 miliardi.
L’utile per azione (Gaap) si è attestato a 1,08 dollari, contro 1,09 del consensus.
Nel mercato after-hours il titolo ha registrato una variazione negativa del 2,5%, scendendo a 103,7 dollari, dopo aver chiuso la seduta di ieri in rialzo del 3,3% a 106,38 dollari.