Il cda di Capital for Progress 2 (CFP2), preso atto che entro il 31 gennaio non sono pervenute offerte vincolanti per rilevare le azioni dei soci recedenti in misura sufficiente a ridurre sotto la soglia del 30% del capitale le azioni non ricollocate, comunica che l’accordo stipulato con ABK Group Industrie Ceramiche e i suoi soci lo scorso 19 giugno, finalizzato all’integrazione (business combination) con CFP2, si è automaticamente risolto e i recessi esercitati sono divenuti inefficaci. Decade così anche l’efficacia della delibera assembleare di fusione.
Pur convinta dell’assoluta qualità di ABK, CFP2 ritiene di non proseguire nel progetto.
Le mutate condizioni del mercato finanziario e l’evidente rallentamento della congiuntura hanno infatti causato un deciso allontanamento da operazioni small cap in settori ciclici a prescindere da multipli e risultati.
Si segnala che, ai sensi di statuto, la durata di CFP2 terminerà il 4 agosto 2019, secondo anniversario della data di inizio delle negoziazioni. Decorso tale termine si procederà allo scioglimento e alla liquidazione della società.
Infine, il cda ha preso atto delle dimissioni dell’Ad Massimo Capuano e cooptato Alessandra Bianchi.