First Capital (Aim) – Un approccio attivo per puntare a capitali permanenti

La società, specializzata in Private Investments e in Public Equity, nel piano 2018-2020 prevede di diventare una holding quotata con capitale permanente che co-investa per il tramite della controllata First SICAF nella porzione di fondi alternativi implementando il proprio know-how. Gli ultimi due esercizi sono risultati in utile mentre la prima metà del 2018 ha chiuso con una perdita netta di circa 2 milioni per via dei nuovi requisiti contabili Ifrs.

First Capital S.p.A. è una holding di partecipazione finanziaria specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e Private Equity (Pipe), focalizzata sulle piccole-medie imprese. La società investe tramite il veicolo d’investimento Value First SICAF, società ad oggi controllata al 100%.

La strategia di First Capital mira a identificare opportunità di investimento in società leader nelle proprie nicchie di mercato che presentano piani sostenibili nel lungo periodo. L’obiettivo è di attuare un approccio attivo di gestione delle partecipazioni, ossia si propone di affiancare gli imprenditori nella realizzazione di strategie di successo tramite l’ingresso di un proprio rappresentante negli organi amministrativi e di controllo.

First Capital ha come obiettivo nel piano 2018-2020 di diventare una holding quotata con capitale permanente che co-investa per il tramite di First SICAF nella porzione di fondi alternativi implementando il proprio know-how negli investimenti Pipe e pre-Ipo. Le partecipazioni, ora in capo a First Capital, saranno quindi dismesse per proseguire così l’attività d’investimento esclusivamente tramite First SICAF. Quest’ultima ha già avviato un primo comparto nell’ambito del quale ha finalizzato investimenti per circa 8 milioni di euro nel 2018.

La dismissione delle attività in portafoglio, in base a valori di consensus stimati dai principali advisor, potrà generare fino a ulteriori 20 milioni di euro di capital gain nel medio-lungo periodo. La liquidità generata verrà distribuita agli azionisti mediante buy-back e/o distribuzione di dividendi straordinari.

 Tra il 4 e il 22 giugno 2018 è stata attuata un’Opa volontaria parziale su 125 mila azioni di First Capital pari al 4,89% del capitale ad un prezzo di 12 euro. L’operazione ha inteso creare una riserva significativa di azioni proprie da poter sfruttare per eventuali opportunità di natura straordinaria quali M&A, piani di stock grant, dividendi e collocamenti presso terzi investitori interessati ad entrare nel gruppo.

Per quanto riguarda l’andamento economico degli ultimi due anni, la società ha chiuso in utile gli ultimi due esercizi. I valori al 30 giugno 2018 registrano invece una perdita netta di circa 2 milioni di euro. Tale valore è stato influenzato dai nuovi requisiti contabili Ifrs9 che richiedono l’iscrizione a conto economico della variazione del fair value del portafoglio.

I ricavi “core”, ossia i dividendi ottenuti dalle partecipate, sono positivi per 651 mila euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, in progresso del 17% rispetto al periodo precedente. Per quanto riguarda il primo semestre 2018 invece, i dividendi da partecipate risultato in diminuzione a 383 mila euro.

Il Net Asset Value cala a 34,3 milioni di euro al 30 giugno 2018 rispetto ai 37,9 milioni di euro del dicembre 2017.

Il conto economico

I primi sei mesi 2018 registrano un margine di intermediazione in negativo di 1,3 milioni di euro, mentre era positivo per 689 mila euro nel primo semestre 2017. Tale riduzione è imputabile a un decremento netto del valore fair value del portafoglio per 1,7 milioni di euro. Valore ora imputato a conto economico a seguito dell’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2018, del nuovo principio Ifrs9, e che quindi non ha avuto un effetto sui risultati dell’esercizio 2017. Diminuiscono i ricavi da dividendi a 383 mila euro, il 41% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il totale dei costi operativi si incrementa a 800 mila euro rispetto ai 640 mila euro del periodo di confronto, per effetto dei costi sostenuti per l’avvio di Value First SICAF e per assunzione di nuovo personale.

Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 1,98 milioni di euro rispetto alla perdita di 484 mila euro rispetto al periodo di confronto. La società segnala che, per garantire un confronto omogeneo con il 2017, ha calcolato che il risultato netto dei primi sei mesi 2018 utilizzando i principi contabili Ias39 sarebbe stato pari ad una perdita netta di 280 mila euro, ossia inferiore rispetto ai 484 mila euro dei primi sei mesi 2017.

L’esercizio 2017 si è chiuso con un utile netto cresciuto da 763 mila di euro a 5,4 milioni di euro. Una variazione significativa, spinta dalla crescita del 200% dei ricavi (margine di intermediazione).

I profitti realizzati sono prevalentemente riferibili alla plusvalenza di 6 milioni di euro generata dalla cessione della partecipazione in Cembre a cui si aggiungono le plusvalenze generate dal disinvestimento in Servizi Italia ed Elettra Investimenti. Risultato finanziario rallentato dalle minusvalenze pari a 120 mila euro e da 94 mila euro di premio corrisposto agli obbligazionisti in sede di rimborso anticipato del bond “First Capital 2015-2020 5%”.

I dividendi da partecipate ammontano a 651 mila euro, in crescita del 17% rispetto all’esercizio 2016.

Il totale degli oneri operativi è aumentato da 1,2 milioni a 1,5 milioni di euro, incremento dovuto ai maggiori costi del personale. Tali dinamiche hanno generato un risultato lordo di gestione pari a 5,77 milioni di euro.

Al netto di accantonamenti e altri oneri, il risultato netto per l’esercizio 2017 è risultato pari a 5,4 milioni di euro rispetto ai 763 mila euro dell’esercizio 2016.

Lo stato patrimoniale

Al 30 giugno 2018 il patrimonio netto consolidato di First Capital risulta pari a circa 34,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 37,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

Nella parte dell’attivo si segnala la riduzione della cassa da 14,8 milioni di euro a 9,1 milioni di euro, come risultato dell’impiego della liquidità disponibile per investimenti e il riacquisto delle azioni proprie.

Net Asset Value

Il Net Asset Value, a ragione della particolare attività d’investimento realizzata dal Gruppo, deve considerarsi un importante indicatore patrimoniale e di performance.

 Il valore del patrimonio netto (Net Asset Value) per azione scende da 14,89 euro del 31 dicembre 2017 a 14,20 euro del 30 giugno 2018. Variazione quasi del tutto attribuibile al calo del fair value di alcune partecipazioni in portafoglio.

Al 30 dicembre 2016, il Net Asset Value di First Capital ammontava a 32,1 milioni di euro, pari a 12,7 euro per azione, inferiore rispetto agli altri due periodi successivi di confronto.

Al 31 dicembre 2016, lo sconto dell’azione sul NAV era pari al 33%, in linea con l’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2017. Tale sconto si assesta al 28% in data 30 giugno 2018 e al 31% se si considera la media nel semestre.

Outlook

L’attività di ricerca condotta da Ubi Banca stima una crescita dei ricavi totali da 470 mila euro del 2018 a 3,37 milioni di euro nel 2020. I costi operativi crescono da 1,61 milioni di euro a 1,67 milioni di euro, quindi meno che proporzionalmente rispetto ai ricavi.

Per l’esercizio 2018 è attesa una perdita netta di 1,4 milioni di euro mentre già dal prossimo esercizio viene stimato un utile di 1,27 milioni di euro, mentre per il 2020 l’utile atteso è di 1,41 milioni di euro.

Punti di forza

Investitore “value” che mette a disposizione capitali “pazienti” per una valorizzazione delle partecipate nel lungo termine.

Operatore quotato su Aim Italia che si è guadagnato riconoscibilità grazie al track record superiore ai benchmark di riferimento.

Gestione attiva con partecipazione alla governance delle partecipate.

Management team con competenze diversificate e trasversali ed un ottimo track record, in un segmento con elevate potenzialità.

Diversi strumenti d’investimento: aumenti di capitale, acquisto di azioni, SPAC, Ipo accelerator, prestiti obbligazionari convertibili e warrant.

Punti di debolezza

Investimenti di lungo periodo in società poco liquide richiedono investitori pazienti in grado di sopportare il rischio che nel breve termine gli stessi producano flussi di cassa insufficienti per la loro remunerazione adeguata nel breve.

Disponibilità limitate per investire.

Limitata liquidità del titolo First Capital dovuta alla dimensione ancora ridotte del gruppo.

Opportunità

Diversificare il rischio tramite il lancio di comparti di investimento focalizzati in strumenti/prodotti alternativi e complementari (i.e. private debt e private equity di maggioranza).

Possibilità di raccogliere capitali da investitori esteri interessati a diversificare i loro portafogli investendo in asset dell’eccellenza italiana per il tramite di un management team focalizzato e con un track record di successo.

First Capital rappresenta un investimento ideale per i fondi Pir.

Minacce

Investendo in equity, il valore del portafoglio è condizionato dai trend di mercato ed è soggetto alle fluttuazioni delle quotazioni, con particolare riferimento ai segmenti e ai listini relativi alle Small Cap italiane.

Analisi tecnica

Le quotazioni di First Capital mostrano un andamento neutrale di medio periodo, con i prezzi imbrigliati in un range di oscillazione compreso tra 9,80 e 11 euro. Quest’ultimo livello ha assunto nel periodo di collocamento particolare significatività essendo stato testato più volte negli ultimi 48 mesi. Si è formata quindi una resistenza statica che si è rivelata particolarmente ostica da superare, con successive frasi di storno coincidenti con prese di beneficio.

Tecnicamente il mancato superamento del massimo indicato si potrebbe trasformare in un’estensione della fase di consolidamento espressa negli ultimi 14 mesi mentre indicazioni di debolezza nel breve termine sarebbero da associare al cedimento del pivot low osservabile a 9,50 euro.

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