Chiude con un ribasso dell’1% il Ftse Media Italia facendo peggio dell’Euro Stoxx Tmi Media (-0,6%).
A livello internazionale, dopo la riunione della Fed in cui ha assicurato pazienza nel valutare nuovi interventi sui tassi e flessibilità nel percorso di alleggerimento del bilancio, il focus degli operatori si è spostao sui colloqui di alto livello tra Usa e Cina.
Le trattative stanno ben proseguendo secondo il presidente statunitense, Donald Trump, ma un accordo potrà essere raggiunto solo in futuro nei prossimi con il premier cinese, Xi Jinping.
Tra le Mid Cap prevalgono le vendite con Mondadori Editore e Mediaset, in calo rispettivamente dell’1,1% e del 2,2 per cento.
In controtendenza Cairo Communciation (+0,5%).
Anche nelle Small Cap domina il colore rosso con Rcs Mediagroup, che ha segnato il ribasso più contenuto (-0,3%).
Lettera su Mediacontech (-3,3%). Al 31 dicembre 2018 la società ha riportato una liquidità finanziaria netta a 8,2 milioni, in lieve calo rispetto agli 8,9 milioni di fine novembre. Il board ha poi fissato a 3,2 milioni il prezzo per acquistare gli asset di Cose Belle d’Italia.
Maglia nera indossata da Giglio Group, che ha lasciato sul terreno il 4,8 per cento.