Wall Street prosegue la sua marcia di rialzo, dopo la pausa di consolidamento della scorsa settimana, e spinge gli indici all’assalto delle principali ed importanti resistenze tecniche.
Oltre al listino tecnologico, trascinato dalla brillante performance di Facebook (+13%) che batte facilmente le attese, salgono anche lo S&P 500 ed il Russell 2000, entrambi in crescita dello 0,9%, mentre il Dow Jones è l’unico indice che chiude in leggero calo.
In discesa anche il VIX che perde altri sei punti percentuali e si attesta a 16,60.
In after hours, Amazon conferma una solida crescita nella parte alta del conto economico, ma prevede una riduzione dei margini nei prossimi mesi che provoca la discesa del titolo di cinque punti percentuali nel mercato serale.
Avanza (+5%), invece, Symantec uno dei leader mondiali degli anti-virus per computers che presenta una solida trimestrale ed alza anche la guidance.
La seduta di ieri ha visto un sensibile recupero del biglietto verde che è risalito fino a 1,144 nei confronti della moneta unica.
Sul mercato obbligazionario crollano i rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse con il decennale che lascia sul campo sette basis points al 2,63%, scendendo di nuovo al di sotto della soglia del 2,7 per cento.
Infine, tra le materie prime nuovo allungo sia del petrolio che dei metalli preziosi.
L’oro nero sale fino a 55,10 dollari al barile (+2%) per poi annullare tutti i guadagni nel finale e scambia in pre apertura dei mercati europei a $53,9.
Oro ed argento salgono ancora di mezzo punto punto percentuale, ma scendono nella seduta asiatica con il metallo meno pregiato che torna a scambiare sotto i 16 dollari l’oncia.