Pomeriggio caratterizzato da una forte prevalenza di segni negativi per i titoli del settore utility, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che, intorno alle 15:20, registra un -2,1% a fronte di un calo dell’1,1% del Ftse Mib.
Ad alimentare le vendite sul settore, il nuovo rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato italiani, con il rendimento del Btp a 10 anni al 2,76% (+16 punti base) e lo spread sul Bund balzato a 260 punti (+16 punti base).
Il tutto all’indomani tra l’altro della comunicazione del dato sul Pil italiano, in flessione dello 0,2% rispetto al trimestre precedente secondo la stima dell’Istat sul periodo ottobre-dicembre 2018.
Inoltre, questa mattina è stato diffuso il dato sull’Indice PMI del settore manifatturiero italiano che ha registrato a gennaio un valore di 47,8 punti, sotto le attese e ai minimi da oltre cinque anni e mezzo.
Ricordiamo l’elevata sensibilità dei titoli del settore utility all’andamento dei tassi a causa di una struttura finanziaria con una più alta leva finanziaria rispetto a quella di altri comparti.
Vendite diffuse su tutto il comparto a partire dalle Big con Italgas in ribasso dell’1,1%, seguita da Terna e Snam, entrambe a -2%, A2A ed Enel, entrambe a -2,3 per cento.