Settimana poco mossa per il settore commercio che ha registrato un -0,2 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+1%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-1,2%).
Gli investitori hanno puntato lo sguardo su alcuni importanti appuntamenti quali il voto del parlamento britannico sulla Brexit e la riunione della Fed.
Ancora alta l’attenzione sui negoziati tra Stati Uniti e Cina.
Campari, unico di titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha evidenziato un +0,6 per cento.
Ha acquistato tra il 21 e il 25 gennaio 23.533 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,8396 euro, per un controvalore complessivo di 184.488,89 euro.
Tra le Mid la migliore è stata Autogrill (+1,5%).
La controllante Edizione, con una partecipazione del 50,1 per cento, ha deciso di proporre al Cda la nomina per cooptazione di Paolo Zannoni quale amministratore della società in sostituzione di Gilberto Benetton, scomparso a fine dello scorso mese di ottobre, e alla carica di presidente di Autogrill stessa.
Poco mossa Parmalat (-0,2%) che ha comunicato i dati preliminari 2018.
Numeri da cui sono emersi un fatturato pari a 6.232,5 milioni, in calo del 6,9% rispetto al 2017 e un Ebitda a 401,3 milioni, in diminuzione dell’11,5% su base annua.
Inoltre la Consob ha approvato il documento informativo predisposto da Sofil relativo all’adempimento dell’obbligo di acquisto sulle azioni Parmalat, comunicato al mercato lo scorso 3 dicembre.
Tra le Small la migliore è stata Enervit (+2,7%).
Appena sotto la parità Damiani (-0,2%).
Ricevuto l’ok da Consob, Leading Jewels ha comunicato di aver pubblicato il documento dell’Opa volontaria totalitaria, promossa anche in nome e per conto di Guido Damiani, Sparkling Investiment Sa, Giorgio Damiani, Silvia Damiani e Gabriella, relativa a massime 9.230.263 azioni Damiani.
In calo invece dell’1,7% Massimo Zanetti Beverage che ha perfezionato l’acquisizione, annunciata lo scorso 29 ottobre, del business e degli asset di un gruppo di società con sede a Melbourne note come “The Bean Alliance”.