Nel 2018 McDonald’s ha totalizzato ricavi per 21,0 miliardi (-7,9% a/a), un Ebit di 8,8 miliardi (-7,6% a/a) e un risultato netto di 5,9 miliardi (+14,1%).
Il fatturato consolidato di McDonald’s nell’esercizio 2018 è calato del 7,9% a 21,0 miliardi di dollari, per via delle performance in USA (-4,3% a 7,7 miliardi), nei mercati ad alto potenziale (-27,9% a 4,0 miliardi) rappresentati principalmente da Cina, Russia, Italia, Spagna e Sud Corea e nei mercati in via di sviluppo (-8,8% a 1,8 miliardi) che comprendono in primis Giappone, Brasile, Filippine e Taiwan. In controtendenze i mercati chiave (Germania, Canada, Francia, Uk e Australia) che crescono del 3,5% a 7,6 miliardi.
Il calo è imputabile alla riorganizzazione del Gruppo, a livello comparable la crescita è stata del 4,5% con performance positive in tutti i segmenti.
Da un punto di vista distributivo, i ristoranti di proprietà hanno registrato ricavi in flessione del 21,3% a 10 miliardi, mentre quelli in franchising un progresso del 9% a 11 miliardi.
Proseguendo con l’analisi del conto economico, nell’esercizio appena concluso l’Ebit cala del 7,6% a 8,8 miliardi di dollari (Ebit margin del 42,0% in miglioramento rispetto al 41,9% del 2017) a causa delle performance degli USA (-0,2% a 4,0 miliardi), dei mercati ad alto potenziale (-50,0% a 1 miliardo) e dei mercati in via di sviluppo (-11,7% a 320 milioni). In progresso l’Ebit dei mercati chiave, con un +10,1% a 3,5 miliardi.
Tuttavia, grazie alla riduzione del tax rate dal 39,4% al 24,2%, l’utile netto cresce del 14,1%, dai 5,2 miliardi di dollari del 2017 ai 5,9 miliardi dell’esercizio appena concluso.
I flussi di cassa operativi sono stati pari a 7,0 miliardi di dollari che insieme a 2,1 miliardi provenienti dall’attività di investimento sono stati impiegati per gli investimenti (2,5, miliardi netti) per il riacquisto di azioni (5,2 miliardi) e per la distribuzione di dividendi (3,3 miliardi).
Nell’esercizio la Società prevede di ritornare circa 9 miliardi di dollari agli azionisti, raggiungendo il target di 25 miliardi di cash return prefissato per il triennio che termina nel 2019.