Ultima seduta della scorsa ottava con esito misto con gli indici che tentano un ulteriore deciso allungo, ma vengono respinti dalle medie mobili a 100 giorni.
Il Russell 2000 sale dello 0,2%, come il Dow Jones, mentre lo S&P500 (+0,1%) ed il Nasdaq (-0,3%) sono appesantiti dalla performance negativa di Amazon che scivola di cinque punti percentuali su una guidance un po’ debole. Il Dow Jones approfitta, invece, dei corposi rialzi dei due titoli petroliferi, Exxon e Chevron, che salgono entrambi di oltre il tre per cento.
Wall Street ha accelerato dopo una buona partenza, in concomitanza con la chiusura europea, in scia al dato molto brillante sul numero di nuovi occupati nel mese di gennaio, per quanto inficiato dalla chiusura parziale di alcune attività governative (Shutdown).
Il bilancio della settimana vede il Dow Jones in crescita del 1,3%, il Nasdaq dell’1,4%, e lo S&P 500 dell’1,6 per cento.
Tra i settori più in evidenzia l’energia (+1,8%), mentre all’opposto i consumi discrezionali scendono della stessa entità (-1,8%), penalizzati da Amazon.
Fino ad ora, oltre il 45% delle società dello S&P 500 hanno pubblicato le trimestrali con il 68% che hanno superato le previsioni.
Il forte dato sul mercato del lavoro penalizza le quotazioni dei bond facendo salire i rendimenti della scadenza biennale e decennale di quattro punti base con il T-bond al 2,69 per cento.
Petrolio in gran spolvero, in crescita del 2,7%, a 55,25 dollari al barile massimo dallo scorso 19 novembre.
Giornata di consolidamento per i metalli preziosi con l’argento (-0,9%) che scivola al di sotto dei 16 dollari l’oncia.
Infine, dollaro in leggero rialzo nei confronti della moneta unica a 1,146.