Ottava positiva per il settore della moda con il rispettivo indice che guadagna il 3 per cento. Una performance peggiore di quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto (+3,6). Vendite, invece, su Piazza Affari a -1,2 per cento.
Nel Ftse Mib bene Moncler (+9,5%). Tra il 21 e il 25 gennaio scorsi la maison del piumino ha reso noto di aver acquistato azioni proprie per 6,3 milioni.
In lieve calo Salvatore Ferragamo (-0,2%). Martedì sera, a mercati chiusi, la società ha comunicato i dati preliminari delle vendite 2018, che sono calate del 3,4% a 1.347 milioni (-1,7% a cambi costanti) rispetto al pari periodo di confronto. A livello trimestrale, il fatturato si è fissato a 374,7 milioni (-3,6% rispetto al pari periodo 2017) ed è risultato inferiore alle attese degli analisti raccolte da Bloomberg, che stimavano ricavi per 395 milioni (-5,1%).
Tra le Mid Cap prevalgono gli acquisti con Brunello Cucinelli e Tod’s, che hanno guadagnato rispettivamente il 3,9% e l’1,5 per cento.
In merito a quest’ultima, gli analisti di Jefferies ne hanno abbasato il giudizio ad “Underperform” (“Hold” il precedente) e il target price a 34 euro (42 prima indicati).
Inoltre, il 24 gennaio Diego Della Valle è salito al 61,652% del capitale dal 60,663% a fine dicembre 2016, secondo quanto riferito dagli aggiornamenti delle partecipazioni rilevanti rilasciati dalla Consob.
Le migliori delle Small Cap sono state Basicnet (+6,5%) e Aeffe (+6,4%), che venerdì ha reso noto i dati delle vendite 2018, in crescita del 10,9% a 346,6 milioni rispetto ai 312,6 milioni del 2017 (+11,2% a cambi costanti).
Nel 4Q18, invece i ricavi sono ammontati a 82 milioni (+5,7%) rispetto ai 77,6 milioni dell’analogo periodo del 2017.
Acquisti su Stefanel (+2,1%). A metà settimana la società trevigiana ha reso noto il dato dell’indebitamento finanziario netto a dicembre, attestatosi a 90,8 milioni, in aumento rispetto all’ammontare di fine novembre (63 milioni) e ai 43,9 di dicembre 2017.
Bene Safilo Group (+1,3%), dopo i dati preliminari delle vendite del 4Q 2018, cresciute dell’1,8% a 249,1 milioni (+1,3% a cambi costanti) rispetto al pari periodo 2017, superando le attese degli analisti (248 milioni).
In coda Ratti,che ha ceduto l’1,9 per cento.