Digital Magics – Il business incubator leader dell’innovazione in Italia

Digital Magics ricopre da sempre un ruolo centrale nella creazione di un sistema nel campo dell’innovazione e dell’economia digitale italiana e, in collaborazione con Talent Garden e Tamburi Investment Partners, ha costituito il più importante hub nazionale del settore, grazie anche alle otto sedi distribuite sul territorio nazionale. Alla fine del primo semestre 2018 Digital Magics deteneva in portafoglio 63 fra startup, PMI e scaleup operative e aveva avviato 10 programmi di Open Innovation. Dal 2011 ad oggi le startup di Digital Magics hanno raccolto 52 milioni, di cui 24 milioni investiti direttamente dall’incubatore.

Digital Magics opera come Incubatore Certificato di startup innovative ed è specializzato nella selezione e nell’accelerazione di idee esclusivamente nel settore digitale. Fornisce supporto strategico nella validazione del modello di business digitale e relativa impostazione tecnologica, sviluppo commerciale e digital marketing, oltre a servizi logistici, informatici, tecnologici, legali, amministrativi, finanziari e accesso alle forme di finanziamento agevolato.

Le startup digitali non dispongono di liquidità sufficiente a remunerare integralmente la consulenza e i servizi ricevuti, pertanto la partecipazione al rischio diventa un elemento peculiare del modello di business. La dismissione delle quote rappresenta la conclusione naturale del ciclo di business della società, dal momento in cui la startup cessa di trarre beneficio dai servizi di incubazione.

Digital Magics ha realizzato la più importante piattaforma italiana dell’innovazione per il “Digital Made In Italy”, grazie all’alleanza industriale con Talent Garden e Tamburi Investment Partners e con l’ingresso del fondo di venture capital Innogest SGR e del gruppo industriale di Danilo Iervolino. Alla piattaforma hanno aderito diversi partner sul territorio nazionale, consentendo di operare direttamente dove le iniziative prendono avvio e si sviluppano, anche attraverso programmi di “Open Innovation” che vedono la partecipazione di centinaia di investitori informali e istituzionali.

Nel primo semestre 2018 Digital Magics ha sostenuto un totale di 8 nuovi investimenti, aumentando il numero delle società operative in portafoglio a 63 (da 58 al 31 dicembre 2017), di cui 31 startup innovative e 9 Pmi innovative. Gli investimenti diretti nelle partecipate sono stati pari a 1,1 milioni, a cui si aggiungono ulteriori 1,1 milioni che le società in portafoglio hanno raccolto da investitori terzi. Il totale delle immobilizzazioni finanziarie è così cresciuto a 12,3 milioni da 11,9 milioni al 31 dicembre 2017. Il deal-flow complessivo è stato di oltre 700 progetti valutati.

Dall’inizio del 2018 sono stati concretizzati i primi investimenti insieme a StarTIP, veicolo nato a fine 2017 in collaborazione con Tamburi e con una dotazione di 100 milioni: a Talent Garden si sono aggiunti Centy e Buzzoole. Le startup di Digital Magics possono contare su un ulteriore supporto per i round successivi al Seed, riducendo così i classici vincoli dei Venture Capital (exit/tempo).

L’anno appena concluso ha segnato un punto di svolta per il sistema del venture capital italiano, dopo l’inversione nel trend di crescita degli investimenti registrato nel 2017, in cui i top Venture Capital italiani avevano concluso l’investment period e avviato la raccolta di nuovi fondi. Nei primi 9 mesi del 2018 gli investimenti privati (Venture Capital + Business Angels) in startup nazionali hanno superato i 300 milioni, segnando una crescita del 124% rispetto all’anno precedente, sebbene siano ancora 7 volte inferiori alla media europea del 2017. Da segnalare anche l’incremento nella dimensione media dei round.

Il conto economico

Nel primo semestre 2018 Digital Magics ha sostenuto un totale di 8 nuovi investimenti nell’ottica di rafforzare ulteriormente lo sviluppo del proprio portafoglio di partecipazioni. Il numero delle società operative in portafoglio è così arrivato a 63 (da 58 al 31 dicembre 2017), di cui 31 startup innovative e 9 Pmi innovative.

Le 63 partecipazioni sono suddivise nei seguenti nove settori: B2B Tech (23%), Fintech-Insurtech (21%), e-commerce (19%), Digital Marcom (18%), Internet of Things (6%), Digital Media (5%), Travel Tech (3%), Healthtech (3%) ed Energytech (2%).

Gli investimenti diretti di Digital Magics nelle partecipate sono stati pari a 1,1 milioni. Questi si aggiungono ad ulteriori 1,1 milioni che le società in portafoglio hanno raccolto da investitori terzi. Il totale delle immobilizzazioni finanziarie è così cresciuto a 12,3 milioni da 11,9 milioni al 31 dicembre 2017. Il deal-flow complessivo è stato di oltre 700 progetti valutati.

Prima di passare a descrivere gli indicatori economico-finanziari, si premette che per un business incubator come Digital Magics i risultati economici sono limitatamente significativi in quanto maggior rilevanza hanno invece gli investimenti effettuati nelle startup e il valore del portafoglio.

Il valore della produzione nel primo semestre 2018 si attesta a 1,8 milioni, in crescita del 54,6% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. I ricavi sono più che raddoppiati a 1,43 milioni, grazie alle attività svolte in favore delle startup incluse nel programma di accelerazione.

Anche il fatturato derivante dai programmi di Open Innovation (10 quelli attivi nel primo semestre 2018) è più che raddoppiato, beneficiando del maggior numero di aziende coinvolte e dell’accresciuto valore medio dei contratti.

L’Ebitda si attesta a 36 mila euro, a fronte di negativi 0,4 milioni del primo semestre 2017, grazie ad una costante gestione dei costi operativi. L’Ebit, pur negativo per 0,3 milioni, registra un miglioramento di 0,6 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, su cui avevano pesato le svalutazioni dei crediti verso le società partecipate.

Il risultato netto è negativo per 1,1 milioni, in miglioramento rispetto al rosso di 1,3 milioni al 30 giugno 2017. Nel primo semestre 2018 sono state registrate svalutazioni di tre partecipazioni per 0,8 milioni (0,5 milioni nel pari periodo dello scorso anno).

Nel 2017 Digital Magics aveva acquisito partecipazioni in 19 nuove società, effettuando investimenti per 2,8 milioni (2,9 milioni nel 2016). Le società in portafoglio avevano raccolto ulteriore capitale di terzi per oltre 4,6 milioni. Le 39 partecipazioni operative (su un totale 58), già in portafoglio al 31 dicembre 2016, avevano realizzato nel 2017 un giro d’affari aggregato pari a 33,3 milioni, in crescita del 43% rispetto all’esercizio precedente.

Il valore della produzione nel 2017 si era attestato a 2,8 milioni, in flessione del 5,5% rispetto all’anno precedente e i ricavi dai programmi di Open Innovation a oltre 1,2 milioni, sostanzialmente raddoppiati rispetto al 2016.

L’Ebitda era negativo per 0,6 milioni, a fronte di un importo positivo di 0,3 milioni del 2016. Una dinamica riconducibile essenzialmente ai maggiori costi per servizi, pari a 2,3 milioni (1,5 milioni nel 2016), riferibili in larga parte ai costi dei programmi di Open Innovation. I maggiori ammortamenti relativi agli investimenti operati per le nuove linee di business e la svalutazione di crediti verso le partecipate avevano penalizzato ulteriormente l’Ebit, negativo per 2 milioni (-0,2 milioni nel 2016).

Il conto economico si era chiuso con una perdita netta pari a 6,8 milioni, a fronte del rosso di 3,2 milioni dell’anno precedente. Sul reddito d’esercizio al 31 dicembre 2017 hanno inciso significativamente il write-off di 7 partecipazioni non più operative e svalutazioni straordinarie per investimenti superiori a 5 anni dal valore non più allineato con i ritorni attesi (svalutazioni di partecipazioni per 4,8 milioni).

Lo stato patrimoniale

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2018 è attiva per 1,4 milioni (liquidità netta di 2,4 milioni al 31 dicembre 2017), di cui 4,7 milioni di disponibilità liquide. L’assorbimento di cassa è attribuibile agli investimenti diretti effettuati nel semestre (1,1 milioni) e al rimborso dei debiti verso banche, diminuiti da 3,8 a 3,3 milioni.

Al 31 dicembre 2017, invece, la Società deteneva liquidità netta per 2,4 milioni, a fronte di un debito netto di 3,9 milioni a fine 2016. Le disponibilità liquide per lo sviluppo del portafoglio di investimenti erano pari a 6,2 milioni.

Ratio

I principali ratio patrimoniali perdono di significatività in presenza di una posizione finanziaria netta positiva, che segnala una situazione di liquidità netta. Il Roe invece non è calcolabile in quanto la società è in perdita.

Gli indicatori di borsa esprimono l’andamento del titolo, il cui prezzo (rilevato l’ultimo giorno di contrattazione di ogni anno) mostra una discesa nel 2016 e un recupero più che proporzionale nel corso del 2017. Il multiplo price to book value mostra un trend crescente, così come l’EV/Sales, mentre l’Ev/Ebitda 2017 non è calcolabile in quanto la società presentava un margine operativo lordo negativo.

Outlook

“Le condizioni e le prospettive ci permettono di essere ottimisti sul prossimo futuro, e i risultati conseguiti nel primo semestre ci confortano nel perseguire tenacemente gli ambiziosi obiettivi del nostro progetto” ha dichiarato Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo, in occasione della semestrale.

Digital Magics intende rafforzare l’attività di investimento e valorizzazione in startup innovative, puntando in particolare ai settori Artificial Intelligence e Impresa 4.0, oltre a consolidare le partnership strategiche.

L’impegno del management di Digital Magics continuerà ad essere profuso alla fornitura dei servizi di incubazione per la crescita delle in portafoglio, allo scouting, selezione e incubazione di nuove startup digitali, alle iniziative per lo sviluppo dei programmi di Open Innovation e all’avvio di nuovi programmi di accelerazione. Proseguono inoltre le attività volte a realizzare la cessione delle partecipazioni in quelle società che hanno completato con successo il ciclo di incubazione con Digital Magics e per le quali possono quindi essere trovati nuovi soci, finanziari o industriali, che possano accompagnare queste iniziative per far fronte a nuove sfide di sviluppo.

Nell’intero 2018, in attesa dei risultati, sono stati stimati investimenti pari a circa 3,5 milioni in 10-15 startup, selezionate sulla base di un deal flow atteso di 1.500 nuove startup (1.378 nel 2017).

Digital Magics intende inoltre continuare a supportare il piano di espansione di Talent Garden e sviluppare nuovi accordi internazionali. Si ricorda che Digital Magics ha ceduto per 3,6 milioni il 9% del capitale sociale di Talent Garden ad Heroes (azionista di controllo di Talent Garden) mantenendo una quota pari al 10 per cento. Dalla cessione Digital Magics ha realizzato una plusvalenza di circa 3,2 milioni (pari a oltre 9 volte il costo della quota di capitale ceduto), con un IRR sull’operazione dell’80 per cento.

Talent Garden, fondata a Brescia nel 2011, è oggi il più diffuso network di co-working per il digitale del continente. Nei suoi 23 campus in 8 Paesi europei lavorano, si formano e creano networking più di 3.500 talenti in tutta Europa. Nel 2017 ha registrato ricavi consolidati per 8,9 milioni (oltre il doppio dell’esercizio precedente) con margine operativo positivo.

Analisti

Il 15 ottobre Banca Akros ha ribadito il giudizio Accumulate e il target price di 8,3 euro, calcolando un net asset value totale di 69,4 milioni e un NAV per share pari a 8 euro.

Gli esperti hanno analizzato la riduzione della quota in Talent Garden, nell’ambito dell’operazione in cui Digital Magics ha ceduto il 9% all’azionista di maggioranza, mantenendo il 10% del capitale sociale del più grande co-working network europeo per digital start-uppers.

I proventi della vendita ammontano a 3,6 milioni e hanno permesso a DM di scrivere in bilancio un capital gain di circa 3,2 milioni dopo 4 anni. Secondo gli analisti “la mossa anticipa una probabile nuova fase di sviluppo e permette una presenza più forte dei principali azionisti con TIP che già detiene il 20% di Talent Garden”.

“L’uscita è stata realizzata ad un multiplo di 9x rispetto all’investimento iniziale”, osservano gli esperti, “e permette a Digital Magics di introitare nuove risorse mantenendo nel contempo una presenza piuttosto importante (10%) in Talent Garden, che rappresenta forse la startup più promettente in portafoglio”.

“La valutazione di Talent Garden implicita nella transazioni”, concludono quelli di Banca Akros, “si attesta a 40 milioni per il 100% dell’equity e risulta del 26% inferiore alla valutazione di Banca Akros nel calcolo del NAV per Digital Magics”.

Punti di forza e opportunità

Mercato in crescita. Il mercato del digital in Italia ha registrato nel 2017 un valore complessivo di circa 68 miliardi (+2,3%) ed è in crescita da tre anni. Ci sono più di 9.700 startup innovative che impiegano oltre 52 mila addetti.

Focus su segmenti ad alto potenziale. I settori innovativi (Impresa 4.0, Internet of Things, Cloud, Big Data e Servizi Web) su cui si concentrano gli investimenti registrano un incremento annuo intorno al 15 per cento.

Incentivazione del management. Il Team detiene oltre il 28% delle azioni ed è incentivato con un importante piano di stock option TIP, socio strategico, detiene il 22,73 per cento.

Track record di successo. Dal 2011 al 30 giugno 2018 le startup di Digital Magics hanno raccolto oltre 52 milioni, di cui 24 milioni investiti direttamente da Digital Magics e 28 milioni da terzi.

Presenza estesa sul territorio. Digital Magics ha sedi a Milano, Torino, Padova, Roma, Napoli, Bari, Palermo. Delle 63 società in cui detiene partecipazioni la maggior parte si trova in Lombardia (29), seguita da Campania (9), Sicilia (5), Lazio (4), Veneto (3). Rispettivamente una startup per Piemonte, Friuli, Trentino, Emilia-Romagna, Puglia, Basilicata, Calabria. A livello internazionale, Stati Uniti e Londra hanno due società a testa, mentre Zurigo e Amsterdam una.

Potenzialità di sviluppo del mercato italiano. Gli investimenti privati (Venture Capital + Business Angels) in startup nazionali nei primi 9 mesi del 2018 sono stati 7 volte inferiori alla media europea del 2017.

Incremento nella dimensione media dei round. A testimonianza di un trend crescente del settore.

Punti di debolezza e minacce

Legame con il contesto nazionale. Italia ed Eurozona stanno manifestando un rallentamento e la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Digital Magics è influenzata dal quadro macro-economico nazionale ed internazionale.

Analisi tecnica

La seconda metà del 2018 è stata caratterizzata da un lento andamento discendente, corrispondente a prese di beneficio, da parte del titolo Digital Magics. Lo storno segue la fase di sostenuto rialzo che nei mesi precedenti aveva determinato un rialzo superiore al 100%, con le quotazioni che sono passate da 4 a 9 euro.

Lo storno, corrispondente all’incirca al 50% del capital gain realizzato in precedenza, ha trovato una base supportiva a 6 euro, livello coincidente con la precedente area di accumulazione, con l’avvio di un andamento neutrale che è confermato dagli indicatori algoritmici, con il Macd che si è appiattito al di sotto della linea dello zero.

Tecnicamente il superamento dei 6,70 euro fornirebbe nuove indicazioni di forza con possibile rimbalzo verso i 7,80 euro mentre il cedimento consolidato dei 6 euro sarebbe da interpretare come un segnale di debolezza in grado di favorire ulteriori discese verso i 5 euro.