Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con una flessione dello 0,2% e in linea all’analogo europeo (-0,4%), risentendo della seduta incolore del comparto bancario (-0,5%) e chiudendo leggermente al di sotto del Ftse Mib (+0,1%).
Sullo sfondo rimangono i timori legati alla frenata della crescita globale, anche in scia a qualche perplessità sulla possibilità che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente giungere ad un’intesa sul fronte commerciale al termine della tregua stabilito per inizio marzo, anche se l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, si è detto fiducioso sulla faccenda, in vista del summit a breve con il presidente Xi Jinping.
In merito all’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha testimoniato l’ingresso in recessione tecnica per l’economia, dopo la flessione evidenziata da quello del terzo trimestre, facendo sorgere altre preoccupazioni sul mercato.
La giornata di vendite sul settore creditizio ha impattato in minima parte sui titoli dell’asset management, tra i quali spicca Fineco (+3,4%), il cui cda si riunirà oggi per l’approvazione dei risultati 2018. Ok anche Azimut, Anima, Banca Mediolanum e Banca Generali, con rialzi compresi tra lo 0,4% e l’1 per cento.
In rosso Exor (-0,7%), mossasi in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap tornano gli acquisti su Banca Ifis (+1%), mentre scattano i realizzi su doBank (-1,2%) dopo il rally degli ultimi giorni. Denaro su Cerved (+1,2%), il cui cda lo scorso venerdì ha approvato i conti preliminari del 2018, che hanno mostrato ricavi ed Ebitda adjusted in crescita.
Sullo Small Cap ancora in rosso Banca Intermobiliare (-0,6%), il cui board il prossimo 8 febbraio approverà i risultati preliminari del 2018. Prese di profitto su Mittel (-0,6%), il cui maggiore azionista, il veicolo Progetto Co-Val, ha portato a termine la cessione del 3,1% del capitale per ripristinare il flottante e con l’assemblea che ha eletto il nuovo cda.