Intesa SP – Fondazioni al lavoro in vista dell’elezione del nuovo cda

Dopo la diffusione dei conti del 2018, nelle prossime settimane l’attenzione sarà concentrata sul rinnovo del cda di Intesa Sanpaolo, dato che quello attuale esaurirà il suo mandato con l’assemblea che approverà il bilancio fissata per il prossimo 30 aprile.

Un ruolo importante nella partita sarà giocato dalle principali fondazioni azioniste, a partire dalla Compagnia di San Paolo (che detiene il 6,79% del capitale) e dalla Fondazione Cariplo (cui fa capo il 4,38%), passando per Cariparo, Carifirenze e Carisbo. Messi insiemi, gli enti hanno in mano poco meno del 20% del capitale (circa il 18%).

Lo scorso 30 gennaio Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, aveva dichiarato: “Vi sono dei dati sensibili alla Borsa, per cui siamo soggetti alla Consob. Stiamo avviando le procedure per fare un patto di consultazione. Dopo il patto di consultazione i soci cominceranno a incontrarsi e poi vedremo”.

“È molto importante che ci sia una lista compatta tra le 5 fondazioni. Abbiamo globalmente circa il 18 per cento. Per poter portare dietro i fondi è necessario fare un’operazione corretta e con grande attenzione alle regole che sono cambiate rispetto al passato”, aveva aggiunto Profumo, aggiungendo che il patto si scioglierà il giorno dopo l’elezione del cda.

Secondo rumor di stampa, il board della Fondazione Cariplo ieri ha dato il via libera formale alla costituzione di suddetto patto. Lo stesso aveva fatto nei giorni precedenti la Fondazione Carifirenze, mentre le altre fondazioni dovrebbero procedere nei prossimi giorni.

Il board di Intesa Sanpaolo è composto da 19 membri. Di questi, 14 dovranno essere eletti dalla lista di maggioranza. All’interno di quest’ultima, secondo indiscrezioni di stampa, la Compagnia San Paolo potrebbe proporre 4 nomi, Fondazione Cariplo 3, mentre Cariparo, Carifirenze e Carisbo 1 a testa.

Sempre secondo quanto riporta la stampa, un primo incontro formale tra gli esponenti delle fondazioni per discutere della lista dovrebbe avvenire il prossimo 22 febbraio. Il tutto dopo che la prossima settimana l’istituto avrà pubblicato il profilo quali-quantitativo ideale del nuovo cda.

Carlo Messina, Ad di Intesa Sanpaolo, nelle ultime settimane ha ricevuto molti apprezzamenti dai principali esponenti delle fondazioni azioniste per i risultati raggiunti dalla banca.

Anche l’attuale presidente, Gian Maria Gros-Pietro gode della stima delle fondazioni. Per quanto riguarda la presidenza, gli ultimi rumor parlano della ricerca di una figura di elevato profilo e con standing internazionale. Tra i nomi che circolano vi è quello di Vittorio Grilli, ex ministro e direttore generale del Mef e attualmente in forza presso la banca americana JP Morgan.

Le liste vanno presentate il 5 aprile, “però è necessario che siamo pronti 10 giorni prima in modo tale che gli altri possano allinearsi rispetto a questo processo. Il consiglio deve essere disegnato da tutti”, aveva fatto presente Profumo.