Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno dell’1,5% e allineato all’analogo europeo (+1,1%), beneficiando del recupero del comparto bancario (+1,7%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,2%).
Sullo sfondo rimangono i timori legati alla frenata della crescita globale, anche in scia a qualche perplessità sulla possibilità che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente giungere ad un’intesa sul fronte commerciale al termine della tregua stabilito per inizio marzo, anche se l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, si è detto fiducioso sulla faccenda, in vista del summit a breve con il presidente Xi Jinping.
In merito all’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha testimoniato l’ingresso in recessione tecnica per l’economia, dopo la flessione evidenziata da quello del terzo trimestre, facendo sorgere altre preoccupazioni sul mercato, temporaneamente accantonate nella seduta di ieri.
La giornata positiva dell settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli dell’asset management, tra i qual si mette in luce Fineco (+1,2%), sostenuta anche dalla buona trimestrale che ha messo in luce un utile netto di 63,5 milioni, migliore delle attese. Ok Banca Generali (+0,2%), il cui cda si riunirà il 7 febbraio per l’approvazione dei risultati preliminari del 2018.
Rimonta Exor (+2,9%), mossasi in scia all’andamento tonico delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap denaro su Banca Ifis (+1,6%),il cui cda si riunirà il prossimo 11 febbraio per l’approvazione dei risultati preliminari 2018, così come quello di doBank (+1,8%), che risale dopo lo stop di lunedì. Ritraccia Cerved (-0,5%), i cui conti preliminari 2018 hanno mostrato ricavi ed Ebitda adjusted in crescita.
Sullo Small Cap proseguono le vendite su Banca Intermobiliare (-2,1%), il cui board il prossimo 8 febbraio approverà i risultati preliminari del 2018. Ancora realizzi su Mittel (-1,1%), il cui maggiore azionista, il veicolo Progetto Co-Val, ha portato a termine la cessione del 3,1% del capitale per ripristinare il flottante e con l’assemblea che ha eletto il nuovo cda.