Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso poco sopra la parità (+0,1%), facendo peggio del Ftse Mib (+1,2%) e dell’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,7%).
Sul fronte macro, nessuna sorpresa dagli indici Pmi servizi e composito e dell’Ism non manifatturiero di gennaio statunitensi, mentre in mattinata il Pmi composito dell’eurozona ha toccato il valore minimo negli ultimi cinque anni e mezzo. In Italia l’indice Pmi servizi è sceso a 49,7 punti, rispetto ai 50 previsti dal consensus e ai 50,5 della lettura precedente, mentre il Pmi composito si è attestato a 48,8 punti, contro i 49,4 stimati dagli analisti.
Inoltre, le vendite al dettaglio dell’eurozona hanno messo in evidenza un calo dell’1,6% su base mensile, rispetto al +0,8% di novembre.
I rendimenti obbligazionari italiani risalgono con il decennale in area 2,79% e lo spread Btp-Bund a 262 punti base, mentre il Tesoro ha annunciato l’emissione del nuovo Btp trentennale.
Tra le Big la migliore è stata Snam (+1,1%), seguita da Italgas e Terna, che hanno chiuso entrambe in positivo di un punto percentuale.
A2A (+0,7%) parteciperà, unitamente a Open Fiber e all’Amministrazione comunale, al progetto per rendere Brescia ancora più connessa e digitale grazie alla rete interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home), che consente di navigare sul web ad una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo.
Enel (-0,2%) ha ricevuto il parere favorevole da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito all’operazione di cessione di fine dicembre 2018, effettuata attraverso la controllata Enel Green Power, del 50% detenuto nella joint venture EF Solare Italia tramite Marte, veicolo interamente controllato da EGP, a F2i Sgr, partner della joint venture, per un corrispettivo pari a 214 milioni.
In attesa della pubblicazione dei risultati preliminari consolidati relativi 4° trimestre 2018, in base al consensus degli analisti raccolto da Bloomberg, i ricavi sono attesi in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2017 a quota 22,2 miliardi, mentre l’Ebitda è stimato sostanzialmente stabile (+0,5% su base annua) a 4,3 miliardi. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 dovrebbe attestarsi a 41,5 miliardi, segnando un incremento dell’11% rispetto a fine anno 2017.
Tra i titoli a media capitalizzazione, Hera ha chiuso poco sopra la parità (+0,1%)
Tra le Small Cap, acquisti su Acsm-Agam (+0,9%).
TerniEnergia (-0,1%) ha reso noto che il TAR per la Sardegna ha accolto i ricorsi presentati dalla società per l’annullamento dei provvedimenti di revoca delle autorizzazioni relative a due impianti fotovoltaici su serra, di proprietà rispettivamente di Società Agricola Fotosolara Bonnanaro (di potenza pari a circa 0,7 MWp) e di Società Agricola Fotosolara Oristano (di potenza pari a circa 0,9 MWp).