Banca Generali, a gennaio 2019, ha registrato una raccolta netta positiva pari a 430 milioni (-7,7% rispetto allo stesso mese del 2018).
La raccolta netta gestita ha visto prevalere sottoscrizioni per 45 milioni (-90,7% a/a), mostrando una buona tenuta nel contesto di volatilità di fine 2018 che ha portato gli investitori ad un atteggiamento prudente, complici anche le incertezze sul ciclo economico.
In suddetto contesto di volatilità la composizione della raccolta continua ad essere orientata verso le soluzioni più difensive: liquidità (248 milioni), risparmio amministrato (137 milioni) e polizze assicurative tradizionali (69 milioni).
La componente non gestita ha registrato una raccolta netta positiva di 385 milioni, a fronte di lievi riscatti netti per 19 milioni del gennaio 2018.
Tra i prodotti amministrati, sono stati collocati 48,8 milioni tra nuove emissioni di certificates/private placement e collocamenti di primario.
I contratti di consulenza evoluta (advisory) sono saliti a fine gennaio di 180 milioni, raggiungendo i 2,5 miliardi.
Gian Maria Mossa, Ad di Banca Generali, ha commentato: “Abbiamo allargato la gamma d’offerta presentandoci in modo ancor più distintivo e competitivo nelle soluzioni di investimento, lanciato tanti nuovi progetti all’avanguardia, e quasi raddoppiato le dimensioni delle masse sotto consulenza evoluta, raccogliendo crescenti consensi nei servizi di wealth management che ci avvicinano ulteriormente agli imprenditori”.
“Nonostante la prudenza sulla congiuntura globale e le incognite geopolitiche all’orizzonte – conclude Mossa – continuiamo a registrare il dinamismo di una domanda che ci riconosce qualità e professionalità, e per questo siamo fiduciosi di poter continuare a crescere guadagnando quote di mercato nel settore del risparmio”.