Banche – Prosegue il recupero (+2,9%), in spolvero UniCredit (+4,4%) prima dei conti

Il Ftse Italia Banche chiude con un progresso del 2,9% sovra-performando di un 1 punto percentuale l’omologo europeo (+1,9%), supportando anche il Ftse Mib (+0,8%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, anche a causa dei dubbi sul fatto che alla fine Stati Uniti e Cina possano effettivamente arrivare ad un accordo sulla questione commerciale al termine della tregua fissato per inizio marzo, anche se il presidente americano, Donald Trump, ha espresso ottimismo della questione, in attesa dell’incontro a breve con il collega cinese Xi Jinping.

Per quanto riguarda l’Italia, la stima preliminare del Pil del quarto trimestre 2018 ha certificato l’entrata in recessione tecnica per l’economia italiana, dopo il calo registrato da quello del terzo trimestre, suscitando altri timori tra gli investitori, che per ora sono stati messi momentaneamente da parte.

Il comparto bancario, nonostante lo spread Btp-Bund si sia riportato sopra i 260 pb (fonte Mts Markets), ha proseguito nel recupero dopi i cali delle ultime sedute. Il tutto mentre è iniziata la prima tornata di trimestrali, inaugurata dai buoni risultati del quarto trimestre 2018 messi in luce da Intesa Sanpaolo (+2,4%).

Prosegue il rimbalzo di tutti i titoli del Ftse Mib, a partire da UniCredit (+4,4%), il cui cda si è riunito ieri per approvare i conti del 2018 e con i risultati che saranno divulgati oggi, e Ubi (+3,7%), il cui board si riunisce oggi per l’approvazione dei risultati del 2018. Bene anche Banco Bpm (+2,1%), che ha diffuso i dati contabili del quarto trimestre 2018 ieri a mercati chiusi e con la banca che ha annunciato  la cartolarizzazione di un portafoglio di Npl da 7,4 miliardi ad un prezzo pari al 23,6% del valore nominale.

Sul Mid Cap ritraccia Credem (-1%), il cui da si riunirà oggi per l’approvazione dei risultati preliminari del 2018 e con la banca che già presenta requisiti patrimoniali superiori alle richieste minime della Bce per il 2019. In spolvero Popolare Sondrio (+3%), il cui board si riunirà lunedì 11 febbraio per approvare i conti preliminari del 2018, e Creval (+3,8%), il cui cda si è riunito ieri per approvare i dati preliminari relativi del 2018.

Prosegue la rimonta di Mps (+3,2%), il cui board si riunirà oggi per l’approvazione dei conti preliminari del 2018 e con la banca che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe rivedere gli obiettivi del piano al 2021 alla luce del mutato contesto economico.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni per decisione della Consob, con la banca che secondo rumor di stampa ha avviato l’iter per la cessione di 1,5 miliardi di crediti deteriorati. Ancora acquisti su Banca Finnat (+1,4%), il cui cda si riunirà il prossimo 8 febbraio per l’approvazione dei risultati preliminari 2018.