Banco Bpm – Completa il progetto Ace, ceduti 7,4 mld di Npl al 23,6%

Banco Bpm ha completato il processo di cartolarizzazione delle sofferenze oggetto di vendita con l’emissione di 1,4 miliardi di titoli senior, per i quali è stato avviato l’iter per l’ottenimento della garanzia pubblica (Gacs). Con l’operazione, il totale di Npl ceduti in due anni arriva a 18,2 miliardi, portando il livello complessivo di Npl a 11,4 miliardi, dai 30 miliardi di fine 2016 e superando la fase di priorità del de-risking.

Banco Bpm volta pagina sul de-risking completando l’operazione Ace. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha annunciato che è stata realizzata la cartolarizzazione delle sofferenze oggetto di cessione nell’ambito dell’accordo annunciato lo scorso 10 dicembre con Credito Fondiario e il fondo Elliott e che include la creazione di una partnership per la gestione degli Npl.

L’ammontare totale delle sofferenze cedute è pari a 7,385 miliardi di valore nominale, corrispondenti a un book value lordo di 6,152 miliardi, al prezzo del 23,6% del gross book value, esclusi i write off.

L’operazione è particolarmente importante per Banco Bpm, poiché permette di superare la fase di concentrazione sulle pulizie di bilancio ed entrare in una nuova fase focalizzata sulla redditività.

Grazie a quest’ultimo step, il gruppo ha messo a segno un incredibile percorso, arrivando a cedere 18,2 miliardi di crediti deteriorati negli ultimi due anni, quasi il doppio rispetto all’iniziale obiettivo di cessioni per 11,4 miliardi entro il 2019.

Il totale dei crediti deteriorati lordi è quindi sceso a 11,8 miliardi, di cui 3,9 miliardi rappresentati da sofferenze e 7,9 miliardi da inadempienze probabili e scaduti, contro il livello totale di 30 miliardi di Npe a fine 2016, formati da 18,5 miliardi di sofferenze e 11,5 miliardi di Utp.

Ma vediamo i dettagli dell’operazione. La cartolarizzazione completata ieri è avvenuta mediante l’emissione, da parte della società veicolo “Leviticus SPV”, delle seguenti classi di titoli ABS (Asset-Backed Securities): titoli senior per 1.440 milioni, titoli mezzanine per 221,5 milioni e titoli junior per circa 248,8 milioni.

Ai titoli senior, che avranno un coupon pari a 6 mesi Euribor+0,6%, è stato attribuito un rating pari a ‘BBB’ da parte delle agenzie Dbrs e Scope Ratings.

Per i titoli senior è in fase di attivazione l’iter per il rilascio, da parte dello Stato italiano, della garanzia sui titoli senior che dovrà avvenire entro il 6 marzo, data di scadenza della proroga del provvedimento del Governo italiano.

L’iniziativa costituisce parte integrante della complessiva operazione prevista dall’accordo siglato lo scorso 10 dicembre con Credito Fondiario e i fondi gestiti da Elliott Management, all’interno del quale è contemplato l’avvio di una partnership dedicata nel recupero crediti, detenuta al 30% da Banco Bpm e al 70% da Credito Fondiario.

In esecuzione di tale accordo, Elliott è impegnato ad acquisire il 95% dei titoli junior e mezzanine emessi dal veicolo “Leviticus”. Il perfezionamento della cessione dei titoli e la conseguente derecognition contabile dei crediti sono previsti contestualmente al perfezionamento della complessiva operazione (attualmente pianificato per il 31 maggio e comunque non oltre il 30 giugno), salva la possibilità delle parti di anticipare la data di esecuzione della cessione dei titoli, e permetterà al gruppo Banco Bpm di incassare un prezzo complessivo pari al 23,6% dei crediti ceduti.

Una volta completata la derecognition dei crediti, la combinazione delle ultime due operazioni realizzate (il progetto Ace e il progetto Exodus) consentirà una riduzione dello stock pari al 72,5% rispetto al dato di fine 2017, ad un prezzo complessivo pari al 28,3%, un livello molto elevato se confrontato a quelli comunicati da altri intermediari per operazioni di portata paragonabile.

Come si vede nella tabella seguente, che riassume gli elementi principali della cartolarizzazione, l’operazione realizzata da Banco Bpm incorpora le caratteristiche di dimensioni e prezzi ai migliori livelli rispetto alle principali operazioni realizzate sul mercato da UniCredit, Mps e Intesa Sanpaolo.