Creval può accelerare ulteriormente il de-risking nel 2019, grazie al netto miglioramento della posizione patrimoniale forte e al significativo aumento dei livello di copertura sugli Npl effettuati nel quarto trimestre del 2018.
Il processo si renderà ancora più necessario anche alla luce delle incerte prospettive macroeconomiche italiane, oltre che per la maggiore pressione regolamentare in tema di crediti deteriorati.
È quanto ha affermato l’Ad della banca valtellinese, Mauro Selvetti, durante la conference call sui risultati annuali.
“Il piano di de-risking incorporato nel piano industriale può essere considerato completato. L’innalzamento del livelli di coperture nel 2018 può essere interpretato come un portarsi avanti nell’eventualità di agire ancora nell’attività di de-risking”, ha affermato il manager.
“Le attese che ha il regolatore nel raggiungimento di target nei prossimi anni di un Npe ratio lordo del 5% per noi significherebbe dimezzare ulteriormente la nostra posizione”, ha aggiunto Salvetti.
“Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni sullo Srep 2019 ma riteniamo che al 13,5% possano rimanere margini ulteriori per affrontare eventualmente il processo di de-risking”, ha sottolineato l’Ad.
Si segnala che il cda della banca, alla luce del mutato contesto economico, ha deciso di avviare l’elaborazione di un nuovo piano industriale, con l’obiettivo di presentarlo entro i primi sei mesi del 2019.
Intorno alle 12:50 il titolo segna un rialzo del 2,2% a 0,0675 euro, mentre l’indice di settore arretra dello 0,1 per cento.