Media – Giornata da dimenticare (-3%), male Mediaset (-4,7%) e Rcs (-5,4%)

Chiude a -3% il Ftse Media Italia, superiore all’Euro Stoxx Tmi Media (-3,8%). Piazza Affari ha terminato la seduta a -2,6 per cento.

I listini europei hanno risentito del taglio delle stime di crescita dell’Eurozona per il 2019 (1,3% da 1,9%) e per il prossimo anno (1,6% da 1,7%). Invece, l’inflazione è attesa all’1,4% per l’anno corrente e all’1,5% per il 2020 (rispettivamente in calo da 1,8% e 1,6%).

Sono state abbassate anche le previsioni sul Pil italiano 2019 (da +1,2% a +0,2%) e quelle per il 2020 (da +1,3% a +0,8%), a causa soprattutto alle incertezze politiche e al calo degli investimenti.

A livello settoriale, si segnala la divulgazione dei dati diffusionali Ads di dicembre per i quotidiani e settimanali e di novembre per i mensili.

Nel dettaglio la dffusione dei quotidiani è aumenta dello 0,3% a 1.365.293 copie rispetto al mese precedente, mentre quella dei settimanali è scesa dell’1,4% a 4.285.982 copie.

Infine, si segnala che a novembre i mesili hanno visto un calo del 13,8% a 1,3 milioni di copie cartacee e digitali diffuse.

Nelle Mid Cap la peggiore è stata Mediaset (-4,7%). Secondo quanto riferito da Radiocor, durante la prima riunione dell’anno il Cda avrebbe ribadito le linee strategiche 2020, senza però affrontare la questione M&A.

Mondadori Editore e Cairo Communication hanno lasciato sul terreno rispettivamente l’1,6% e il 2,2 per cento.

Pioggia di vendite anche tra le Small Cap com Gedi Gruppo Editoriale, in calo dell’1,9 per cento. Martedì il board ha nominato Carlo Verdelli direttore del quotidiano La Repubblica.

Denaro su Mondo Tv (-5,6%). Ad inizio settimana la società ha siglato un accordo di licenza con Ivi per la diffusione di serie animate in Russia.

Maglia nera indossata da Rcs (-5,7%), sul rischio di dover pagare una multa da massimi 100 milioni di dollari, in caso di sconfitta nella causa contro Blackstone sulla vendita della storica sede di Via Solferino a Milano.