Vinci, realtà francese attiva nelle costruzioni, le cui azioni sono trattate al Cac 40 di Parigi, nell’esercizio 2018 ha totalizzato ricavi pari a 43,5 miliardi (+8,1% a/a), un Ebit di 5,0 miliardi (+8,5% a/a) e un risultato netto di 3,1 miliardi (+7,7% a/a).
Vinci ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018 che ha visto un fatturato in crescita dell’8,1% a 43,5 miliardi grazie al contributo di tutte le divisioni: il business delle Concessioni avanza del 4,6% a 7,3 miliardi (con Vinci Autoroutes a +1,5% a 5,4 miliardi e Vinci Airports a +14,1% a 1,6 miliardi), il settore Costruzioni aumenta dell’8,9% a 35,8 miliardi grazie sia a Vinci Energies (+17,1% a 12,6 miliardi), che a Eurovia (+10,1% a 8,9 miliardi) e a Vinci Construction (+1,9% a 14,2 miliardi) mentre l’Immobiliare segna un +23,3% a 1,1 miliardi.
Da un punto di vista geografico i ricavi sono ripartiti tra Francia (57% del totale a 24,7 miliardi), il resto d’Europa (27% del totale a 11,7 miliardi) e il resto del mondo (16% del totale a 7,0 miliardi).
Gli ordini acquisiti nel periodo aumentano (del settore Costruzioni) aumentano dai 34,5 miliardi del 2017 ai 38,6 miliardi del 2018 con un book to bill anch‘esso in crescita da 1,05x a 1,08x.
Il portafoglio ordini complessivo passa pertanto da 29,3 miliardi a 33,1 miliardi ed è composto per il 25,4% da Vinci Energies (+25,4% a 8,4 miliardi), per il 21,1% da Eurovia (+22,8% a 7,0 miliardi) e per il restante 53,5% da Vinci Construction (+4,7% a 17,7 miliardi)
Proseguendo con l’analisi del conto economico, l’Ebitda e l’Ebit crescono rispettivamente del 6,1% a 6,9 miliardi (15,9% dei ricavi) e dell’8,5% a 5,0 miliardi (11,5% dei ricavi).
In particolare, l’Ebit aumenta grazie al contributo di tutti business: le Concessioni avanzano del 5,6% a 3,4 miliardi, le Costruzioni del 16,8% a 1,5 miliardi (con Vinci energies, Eurovia e Vinci Construction in crescita a doppia cifra) e l’Immobiliare dell’11,1% a 80 milioni.
Infine, il risultato netto segna un progresso del 7,7% passando dai 2,8 miliardi del 2017 (7,1% dei ricavi) ai 3,1 miliardi del 2018 (7,0% dei ricavi).
Da un punto di vista patrimoniale l’equity aumenta da 18,4 miliardi a 19,8 miliardi così come l’indebitamento finanziario netto che passa dai 14,0 miliardi del 2017 (con un ratio PFN / Ebitda del 2,15x) ai 15,6 miliardi del 31 dicembre 2018 (PFN / Ebitda del 2,25x).
I flussi di cassa operativi sono pari a 5,1 miliardi e di questi 1,0 miliardi sono stati utilizzati in investimenti operativi, un ulteriore miliardo in investimenti in concessioni e 2,6 miliardi in investimenti finanziari.
I flussi disponibili prima dell’attività finanziaria sono pertanto 377 milioni.
Infine, la distribuzione di dividendi per 1,5 miliardi, il buyback azionario per 639 milioni, parzialmente coperti da 444 milioni di nove azioni creano un fabbisogno di liquidità complessivo pari a 1,3 miliardi.
Per il 2019 il gruppo si aspetta un’ulteriore crescita dei ricavi e degli utili.