Da metà gennaio le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Foti stanno effettuando un ampio movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 10,03 euro e il supporto, sempre statico, a quota 9,472 euro. Un movimento che segue il bel rialzo effettuato dai corsi delle azioni FinecoBank sulla tenuta del supporto statico posto a 8,356 euro.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, della sopracitata resistenza statica posizionata a 10,03 euro potrebbe così consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo bancario milanese di riprendere il trend rialzista di breve periodo e puntare con decisione verso la successiva resistenza posta a 10,435 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questa barriera i corsi delle azioni FinecoBank potrebbero poi mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo posizionato a 10,725 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 11,035 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico, ma anche dinamico, posizionato a 9,538 euro, al contrario, potrebbe favorire la ripresa della pressione dei venditori con possibile discesa delle quotazioni dei titoli del gruppo bancario online fino al successivo supporto posto a quota 9,21 euro. Soltanto nel caso di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni FinecoBank potrebbero scivolare verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 8,87 euro prima e a quota 8,61 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli FinecoBank è pari al +11,2% (+2,8% nell’intero 2018), mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,30 euro, con un potenziale rialzista del 5,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 9,76 euro
+13,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,035 euro;
+9,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,725 euro;
+6,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,435 euro;
+2,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,03 euro;
-2,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,538 euro;
-5,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,21 euro;
-9,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,87 euro;
-11,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,61 euro.