Azimut – L’ipotesi di un corteggiatore spinge il titolo (+3,3%)

Azimut in rialzo a Piazza Affari. I titoli della società del risparmio gestito guadagnano sul listino il 3,3% a 11,28 euro con buoni volumi degli scambi. Un milione di pezzi passati di mano alle 12:45, contro la media di 1,3 milioni al giorno degli ultimi tre mesi.

A scatenare l’interesse sulle azioni del gruppo di asset management sono state le parole del presidente e fondatore, Pietro Giuliani, che in un’intervista a la Repubblica ha affermato che “noi siamo oggetto di mire di acquisizione da parte di molti gruppi”.

Il manager spiega le ragioni dell’appeal di Azimut sui competitor interessati ad espandersi, a iniziare dalla presenza estera del gruppo, che negli ultimi anni, con una campagna di piccole acquisizioni mirate, ha creato una rete internazionale che oramai pesa per il 27% delle masse. Il manager cita poi “una rete di banker di qualità, l’avere più sgr anche fuori dall’Italia e il marchio apprezzato”.

C’è inoltre da sottolineare che Azimut è ancora una delle azioni la cui performance in Borsa è schiacciata dall’elevato peso dello scoperto, che da mesi incombe sul titolo.

Secondo Giuliani questa pressione potrebbe essere legata al volere tenere basso il valore delle quotazioni. Ma non solo, a giustificare il forte peso degli short, conta anche il fatto che gli investitori internazionali sono usciti dal mercato italiano, l’elevato beta del titolo Azimut, oltre a un elevato flottante che fa sì che non vi sia un socio forte che fa muro contro la speculazione sul titolo.