Reazione positiva delle banche a Piazza Affari dopo la comunicazione dei requisiti Srep, che risultano ampiamente soddisfatti per tutti gli istituti che finora hanno comunicato le proprie richieste da parte della Bce.
In particolare evidenza Banco Bpm che sale del 4,6% a 1,8 euro intorno alle 09:40, dopo che ha comunicato i risultati dell’analisi di Francoforte sul proprio patrimonio che risulta ampiamente capiente. A fronte di una richiesta di Cet1 minimo del 9,25%, Banco Bpm presenta un Cet1 phased in al 31 dicembre 2018 pari al 12,1 per cento. Il Cet1 fully loaded pro-forma, tenendo conto anche delle ultime rilevanti operazioni come il progetto Ace e il riassetto del credito al consumo, risulta pari all’11,5 per cento.
Bene anche tutte le altre a partire da Bper che oggi guadagna il 3,6%, dopo aver messo gi a segno un incremento dell’8,6% dopo l’annuncio dell’acquisto di Unipol Banca, Ubi, che sale del 2,9% a 2,1 euro, UniCredit, all’insù del 2,1% a 10,45 euro, e Intesa Sanpaolo che evidenzia un progresso dell’1,6% a 2 euro.
La reazione più forte è quella di Banco Bpm, poiché per l’istituto si tratta di un importante riconoscimento dopo la rilevante azione di de-risking portata avanti negli ultimi due anni. A fronte di un taglio di 21,2 miliardi dei crediti deteriorati, la banca ha registrato rettifiche per 5 miliardi, compensate in termini di creazione di capitale da 3,2 miliardi di risultati operativi e 1,9 miliardi di azioni di capital management. Inoltre, la Bce ha ridotto per Banco Bpm la richiesta di Pillar 2 di 25 punti base.