Banco Bpm ha ricevuto, lo scorso 8 febbraio, la notifica da parte della Bce riguardo la decisione prudenziale (“Srep decision”), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory review and evaluation process – “Srep”).
I coefficienti dell’istituto superano ampiamente le richieste dell’autorità di controllo.
Al termine del proprio processo di analisi e valutazioni, la Bce ha determinato per il 2019 i seguenti requisiti prudenziali su base consolidata:
- 9,25% Common Equity Tier1 ratio;
- 10,25% Total Srep Capital requirement;
- 9,31% Tier1 ratio;
- 12,81% Total Capital ratio.
Il gruppo Banco Bpm supera ampiamente tali requisiti prudenziali, avendo al 31 dicembre 2018 i seguenti coefficienti patrimoniali effettivi:
- – 12,1% Common Equity Tier1 ratio (phased-in);
- – 12,3% Tier1 ratio (phased-in);
- – 14,7% Total Capital ratio (phased-in).
Tali valori, fa notare l’istituto in una nota, sarebbero superiori, tenendo conto delle rilevanti operazioni di capital management collegate alla riorganizzazione del comparto Consumer Credit e al progetto Ace già siglate. I valori pro-forma al 31 dicembre 2018 sarebbero pari al 13,5% per il Common Equity Tier1 ratio phased-in (11,5% fully phased) e al 16,2% per il Total Capital ratio pari (14% fully phased).
Tutti i requisiti transitori sopra indicati includono il requisito di capitale Pillar 2 (P2R) pari al 2,25%, interamente in termini di Cet1 ratio, e la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% (1,875% nel 2018, in crescita di 62,5 punti base per la graduale applicazione del regime transitorio previsto per tutto il sistema bancario).
La nota della banca inoltre ricorda che il P2R risulta in diminuzione di 25 punti base rispetto al requisito precedentemente assegnato dalla Bce, “nonostante l’esercizio Srep non sia riferito alla chiusura dello scorso esercizio 2018 e pertanto non possa tenere conto pienamente delle attività di de-risking della banca che si sono sviluppate principalmente in chiusura dello scorso anno”.
Si rammenta inoltre che, essendo Banco Bpm un’istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically important institution, O-SII) autorizzata in Italia per il 2019, è richiesto alla stessa il graduale raggiungimento di una riserva O-SII pari allo 0,25% delle proprie esposizioni complessive ponderate per il rischio. Il gruppo dovrà raggiungere tale livello di riserva con incrementi lineari a partire dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2022. Per il 2019 la riserva O-SII è pari allo 0,06% delle esposizioni complessive ponderate per il rischio.