Mercati – Acquisti in Europa, a Milano (+1,2%) brilla Banco Bpm (+7%)

Il Ftse Mib comincia bene la nuova ottava, chiudendo la seduta odierna in rialzo dell’1,2% a 19.586 punti.

Positive anche le altre Borse europee nel giorno della riunione dell’Eurogruppo, con variazioni più contenute per il Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%).

Nel frattempo, a Wall Street, i principali indici statunitensi viaggiano poco distanti dalla parità.

L’attenzione degli operatoti resta focalizzata sui colloqui tra Stati Uniti e Cina, in attesa che i rappresentanti americani Robert Lighthizer e Steven Mnuchin raggiungano il vice premier cinese Liu He a Pechino per riprendere i negoziati ed evitare l’incremento delle tariffe previsto per il 1° marzo. Da monitorare anche le vicende politiche negli Usa, con la minaccia di un nuovo shutdown che si fa sempre più concreta in assenza di un accordo per finanziare il muro al confine con il Messico.

Sul fronte macro sono state pubblicate le stime del quarto trimestre sul Pil britannico, in crescita dello 0,2% q/q e dell’1,3% y/y, a fronte delle attese rispettivamente fissate a +0,3% e +1,4 per cento. In calo anche la produzione industriale, inaspettatamente diminuita a dicembre dello 0,5% mensile e dello 0,9% su base annua.

Dati che penalizzano la sterlina, in flessione a 1,285 dollari e a 0,877 nei confronti dell’euro. Sempre sul Forex, il cambio fra biglietto verde e moneta unica scivola sotto la soglia di 1,13, mentre il dollaro/yen avanza a 110,4.

Fra le materie prime l’oro si mantiene sotto i 1.310 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del greggio arretrano, con Wti e Brent rispettivamente a 52 e 61,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario recuperano parzialmente terreno i titoli di Stato italiani, dopo le vendite delle ultime sedute. Il rendimento del Btp decennale si ridimensiona al 2,89% e lo spread con il Bund tedesco si attesta a 277 punti base.

Nessun segno negativo tra le big cap di Piazza Affari, fra cui spicca Banco Bpm (+7%) dopo la comunicazione delle richieste Srep che vede la banca ampiamente al di sopra dei requisiti patrimoniali fissati dalla Bce. Bene tra i bancari pure Bper (+4,2%), sostenuta ancora dai conti e dall’annuncio di due operazioni straordinarie, l’acquisizione del 100% di Unipol Banca e del 49% di Banco di Sardegna.

Requisiti Bce soddisfatti anche per Ubi (+3%) e UniCredit (+1,9%). Acquisti su Azimut (+4%), in scia alle ipotesi di possibili acquirenti. In rialzo Recordati (+1,1%), dopo i conti preliminari del 2018.