Settimana in rosso per il prezzo del petrolio e, di conseguenza, per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che ha messo a segno nelle ultime cinque sedute un -1,7% rispetto al -0,1% del corrispondente indice europeo.
Ottava in netto ribasso per le quotazioni del greggio, con Wti a 52,4 $/bl (-5,5% w/w) e Brent a 61,5 $/bl (-2,5% w/w) poco dopo la chiusura di venerdì.
Il mercato petrolifero è stato appesantito dai crescenti segnali di rallentamento della crescita globale, dopo il taglio delle stime di crescita dell’Eurozona e una risoluzione del conflitto commerciale Usa-Cina che sembra più lontana.
Intanto, in vista dei conti di Eni previsti in settimana, i risultati di BP e Total hanno confermato quanto mostrato da ExxonMobil, Chevron e Royal Dutch Shell, ovvero un 4Q caratterizzato da utili sopra le attese e da una forte generazione di cassa.
In Italia perdono terreno le big a partire da Saipem (-5,1%), mentre il ribasso è stato più contenuto per Tenaris (-2,2%), che formerà una jv con PAO Severstal per costruire un impianto in Siberia ed ha incassato l’upgrade a “buy” da parte di Kepler Cheuvreux.
Calo più leggero per Eni (-1,7%) che ha annunciato l’ingresso sul mercato australiano delle energie rinnovabili.
Tra le Mid Cap, poco mossa Maire Tecnimont (-0,3%) mentre perde maggior terreno Saras (-4,7%) che ha riportato un EMC Benchmark in miglioramento ma ancora in territorio negativo.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, si è mossa in controtendenza Gas Plus (+1,4%) che ha approvato la FID e la cessione di una quota del 5% del progetto E&P “Midia Gas Development” in Romania. Vendite invece su d’Amico (-1,3%).