UniCredit – Requisiti patrimoniali ben al di sopra delle richieste Srep delle Bce

UniCredit è stata informata dalla Bce circa la decisione finale riguardante i requisiti patrimoniali a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (“Supervisory review and evaluation process – Srep”). I requisiti patrimoniali della banca superano già ampiamente le richieste della Bce.

La banca dovrà rispettare i seguenti requisiti patrimoniali su base consolidata a partire dal 1° marzo:

– 10,07% Common Equity Tier1 ratio;

– 11,57% Tier1 ratio;

– 13,57% Total Capital ratio.

Tutti i coefficienti patrimoniali sono comprensivi dei seguenti buffer di capitale da soddisfare tramite Cet1: requisito di Pillar 2 (P2R) del 2%, riserva di conservazione del capitale (CCB) del 2,5%, riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII) dell’1% e riserva di capitale anticiclica (CCyB) dello 0,07 per cento.

Al 31 dicembre 2018, i coefficienti patrimoniali di UniCredit su base consolidata sono:

– 12,13% Common Equity Tier1 ratio transitorio (12,07% su base fully loaded),

– 13,64% Tier1 ratio transitorio,

– 15,80% Total Capital ratio transitorio.

Sulla base dello Srep, la Bce ha anche informato UniCredit delle sue raccomandazioni di vigilanza in merito alla copertura dei crediti deteriorati. “Come già annunciato il 16 gennaio 2018, UniCredit ritiene che il dialogo normativo con la Bce possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo Cet1 ratio in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla Bce nella sua comunicazione”, ha fatto sapere l’istituto in una nota.

UniCredit fa notare, con riferimento ai coefficienti patrimoniali fully loaded e transitorio del quarto trimestre 18, che essi incorporano già la riduzione per la proposta di dividendo relativa al 2018 e che la banca non applica nessun periodo transitorio per mitigare gli effetti dell’Ifrs9 First time adoption. Di conseguenza, i ratio comprendono già interamente l’impatto negativo dell’Ifrs9 Fta.